Folia Theologica 12. (2001)

Józef Krzywda CM: La richiesta del principio di sussidiarieta nell'ambito della realizzazione della missione della Chiesa (Abbozzo del problema)

16 J. KRZYWDA A questo principio, nella sua prima versioné, allude Giovanni XXIII nella lettera enciclica Mater et Magistra4. Invece Paolo VI nel suo discorso al Sinodo dei Vescovi nel 1969, benché condivide la ri- chiesta espressa da Pio XII, si affretta a spiegare ehe questa regola non deve essere confusa con un pluralisme) ehe violerebbe la fede, il diritto consuetudinario, Pessenza dei sacramenti, le regole e le nor­me liturgiche nonché la disciplina canonica - tutte le realtà ehe sono necessarie per il mantenimento dell'unità della Chiesa5. Le stesse sottolineature sono comprese nella Relazione di questo Sinodo, approvato il 27 ottobre da Paolo VI, dove si spiega, fra Pal- tro, ehe il principio di sussidiarietà nel senso stretto implica per la natura della Chiesa il principio di „solidarietà", grazié al quale, con una giusta applicazione, i vescovi possono provvedere meglio sia aile proprie Chiese particolari sia alla Chiesa universale6. Dato che il Concilio Vaticano II si pronnuncia sul tema di sussi­diarietà solo in riferimento alla società civile (GS 86c; GE 3; 6), la questione viene di nuovo sollevata dal Documento finale del Sino­do Straordinario dei Vescovi nel 1985, dove si pone la domanda: questo principio che funziona nella società civile, potrebbe essere anche adoperato nella Chiesa?7 4 Cf. AAS 53/1961/414 5 Cf. AAS 61/1969/728-729: „Itemque animo promptissimo sumus ad omnia legitima optata, quae patefiant, ut locorum Ecclesiis pleniorem in modum concedantur ac probantur propriae notae peculiaresque necessitates et postula, bene apteque in rem deducto principio illo «subsidiarietatis», uti aiunt: quod sane principium postulat procul dubio ut cogitatione et re penitus usque intellegatur atque illustreretur, Nosque idem in sua praecipua significatione prorsus admittimus. Attamen haudquaquam fieri potest, ut hoc principium cum quadam illius «pluralismi» postulatione confudatur, qui Fidem, morum legem et primarias Sacramentorum, necnon liturgiáé et canonicae disciplinae formas laedat, eo potissimum spectantes ut necessaria unitas in universa Ecclesia servetur”; G. GHIRLANDA, Wprowadzenie do prawa, op. cit., s. 77; A. VIANA, La dimension de servicio en el gobierno de la Iglesia, Pamplona-Navarra, 1999, p. 101. 6 Cf. EV 3/1689: „II principio «sussidiarietà», allora, quando viene inteso rettamente, implica, per la natura della Chiesa stessa, quello di «solidarietà» i vescovi possono provvedere meglio sia aile proprie chiese particolari sia alla chiesa universale” ; G. GHIRLANDA, Wprowadzenie do prawa, op. cit., s. 77.

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