Folia Theologica 12. (2001)
Salvatore Antonio Mele: Simbologia e teologia nella guarigione del cieco di Betsaida (Mc 8,22-26) e di Gerico (Mc 10,46-52) - Chiavi di lettura per la comprensione del vangelo di Marco
120 S. A. MELE Con il racconto del ricco (Mc 10,17ss) notiamo come elementi di so- miglianza ehe l'inizio della pericope di Bartimeo ripete l'inizio della pericope dell'uomo ricco: "Mentre usciva per mettersi in viaggio" (10,17); "E mentre usciva da Gerico..." (10,46); notiamo, poi, ehe en- trambi i personaggi manifestano fretta di incontrare Gesù: l'uomo ricco "corre incontro a Gesù" (10,17), Bartimeo "balza in piedi" (10,50). I due racconti si collegano anche per alcuni elementi di con- trasto: Bartimeo ehe lancia via il proprio mantello e dopo la guari- gione rimane con Gesù, sembra prendere il posto del ricco che "se ne andó afflitto perché aveva molti béni (10,22). Il brano présenta dei richiami anche con l'episodio dei due figli di Zebedeo e precisa- mente con la domanda di Gesù, identica in entrambi i racconti: "Cosa volete che io faccia per voi (10,36); "Cosa vuoi che io faccia per te" (10,51). A questa domanda si oppone, perö, la diversité della richiesta: i due Figli di Zebedeo chiedono di sedere nella gloria di Gesù, uno alla sua destra e uno alla sua sinistra (10,37); il cieco, non più seduto, chiede la vista per seguire (10,52-52)26. Conclusioni Come è stato ampiamente documentato la posizione delle due guarigioni non è casuale. Entrambi i racconti, inoltre, nell'insieme del vangelo assumono una valenza simbolica e possono essere letti come chiavi di lettura dello stesso Vangelo in quanto entrambi sono legati alle tematica principali del vangelo marciano, cioè, la temati26 Altri contatti, li possiamo vedere con il seguito della narrazione. L’arrivo e l’uscita da Gerico sono seguiti daU’avvicinamento (11,1-10) e dall’ingresso a Gerusalemme (11,11) ehe danno inizio a una nuova sezione del vangelo, quel- la dell’attività di Gesù a Gerusalemme (11-13). Come contatti tra la pericope di Bartimeo e quella dalla cavalcata di Gesù tra le ovazioni della folia (11,1-10) riveliamo: la successione geografica delle indicazioni spaziali: Gerico (10,46), Betfage e Betania presso il Monte degli Ulivi, Gerusalemme (11,1); la corrispondenza del “grido” di Bartimeo (10,47.48) e della folia (l 1,9) e l’analogia tra la proclamazione di Gesù “Figlio di Davide” (10,47.48) e quella dell’avvento del “regno del nostro padre Davide” (11,10); la menzio- ne dei “mantelli”, che Bartimeo getta per andare da Gesù (10,50), i discepoli pongono sull’asinello (11,7) e la folia stende sulla strada (11,8). Questi elementi di contatto mostrano ehe il nostro brano funziona anche da transizione alia sezione seguente. Non manca chi considera 10,46-52 inizio della nuova sezione (10,46-13,37): cf. J. GNILKA, Marco 580.