Folia Theologica 8. (1997)
Velasio De Paolis C. S.: Cultura della vita o cultura della morte? Ossia diritto della vita o della morte?
20 V. DE PAOLIS di diritto, come comunità nella quale aile <ragioni della forza> si sostituisce la <forza della ragione>” (n. 19). 3. Una deformata concezione della libertà 1) Libertà che esalta in modo assoluto 1’ individuo “Le radici della contraddizione che intercorre tra la solenne affermazione dei diritti deli’ uomo e la loro tragica negazione nella pratica risiedono in una concezione della libertà ehe esalta in modo assoluto il singolo individuo, e non lo dispone alla solidarietà, alla piena accoglienza e al servizio deli’ altro” (ib). 2) Libertà dei più forti contre i più deboli Anche quando si présenta sotto 1’ insegna di un senso di altruismo e di umana pietà, in realtà la cultura della morte “nel suo insieme tradisce una concezione della libertà del tutto individualistica che finisce per essere la libertà dei «più forti» contre i deboli destinati a soccombere” (ib.). 3) Dimenticanza della dimensione relazionale della libertà “In realtà la libertà “possiede un’ essenziale dimensione relazionale”; è a servizio della persona e della sua realizzazione mediante il dono di sé e 1’ accoglienza deli’ altro; quando invece viene assolutizzata in chiave individualistica, la libertà è svuotata del suo contenuto originario ed è contraddetta nefla sua stessa vocazione e dignità” (n. 19). 4) Legame costitutivo della libertà con la verità Ancora di più “La libertà rinnega se stessa, si autodistrugge e si dispone all’ eliminazione dell’ altro quando non riconosce e non rispetta più il suo costitutivo legame con la verità. Ogni volta che la libertà, volendo emanciparsi da qualsiasi tradizione e autorità, si chiude persino aile evidenze primarie di una verità oggettiva e comune, fondamento della vita personale e sociale, la persona finisce con 1’ assumere come unico e indiscutibile riferimento per le proprie scelte non più la verità sul bene e sul male, ma solo la sua soggettiva e mutevole opinione o, addirittura, il suo egoistico interesse e il suo capriccio” (n. 19).