Folia Theologica 8. (1997)

István Czakó: Abramo come paradigma del credente nel libro "Timore e tremore" di Soren Kierkegaard

204 I. CZAKÓ inseparabilmente intrecciata con la sua vita personale21, i suoi problemi sono profondamente connessi con la sua esistenza22. Cercando di presentare un’interpretazione corretta del “Timore e tremore” dobbiamo renderci conto di questo fatto in modo particolare, a causa della complessità assai tortuosa dei livelli autobiografici, filosofici ed estetici. Appunto perciô ci occuperemo particolarmente in questo capitolo dei problemi dell’interpretazione. A. Fattori motivanti più significativi dell’impostarsi del problema della fede in Kierkegaard 1. Motivi personali 1.1 II mistero della “spina nella carne” La chiave dell’esistenza cos! eccezionale di Kierkegaard è senza dubbio quel misterioso fatto fisiologico che ha prodotto per lui una grande sofferenza durante le sua vita intera, il fatto ehe è denominato dall’autore con una bell’analogia a San Paolo la “spina nella carne”23. Dell’essenza di questo fattore, ehe gli “aveva impedito di accedere al ‘generale’ dell’esistenza”24 ci sono occupate già numerose ricerche. Sulla natura di essa sono state possibili moite congetture, ma nessuna conclusione capace di imporsi come definitiva. Sul fondo di alcuni appunti dei suo diario si accenna in prevalenza a una “costruzione fisiologica anormale”25, una lacerazione fisica e — più conosciuta, con 21 “...Kierkegaard’s philosophy is intensely personal.” F. COPLESTON, A History of Philosophy vol. VII., 336. 22 È chiarissimo questo fatto sotto la luce di alcuni sui appunti di diario in connessione con il ‘Timore e tremore” come: “Chi spiegerà questo enigma avrà spiegato anche la mia vita. Ma dove trovare tra i contemporanei chi possa comprendere un tale enigma?” (Papirer IV A 76) Cit. da E. PACI, Kierkegaard e la dialettica della fede in Archivio di füosofia 1953. n. 2., 11.0 altrove: “Vi è in me un lato poetico prépondérante e la mistificazione è appunto nel fatto ehe Timore e tremore riproduceva in fondo la mia vita.” S. KIERKEGAARD, Diario trad. it. a cura di C. Fabro. Brescia, 1948., vol. II., 239. (X 2 A 15). 23 2Cor 12,7 24 G.M. P1ZZUTI, Perché Kierkegaard lasciô Regina, in Filosofîa 1982. n. 33., 463. 25 E. PACI, Kierkegaard e la dialettica della fede, 10.

Next

/
Thumbnails
Contents