Folia Theologica 8. (1997)
Velasio De Paolis C. S.: Cultura della vita o cultura della morte? Ossia diritto della vita o della morte?
CULTURA DELLA MORTE 19 senza la dovuta sicurezza medica. Ci si chiede, inoltre, se sostenere una legge concretamente non applicabile non significhi, alla fine, minare anche 1’ autorité di ogni altra legge” (n. 68). 3) Piena autonómia della persona circa la vita propria e di quella ancora non nata. “Nelle opinioni più radicali, infine, si giunge a sostenere che, in una société moderna e pluralistica, dovrebbe essere riconosciuta a ogni persona piena autonómia di disporre della propria vita e della vita di chi non è ancora nato: non spetterebbe, infatti, alla legge la scelta tra le diverse opinioni morali e, tanto meno, essa potrebbe pretendere di imporne una particolare a svantaggio delle altre” (n. 68). 4. Incapacité di distinguere tra il bene e il male La conclusione ehe il Sommo Pontefice trae da questa realté è veramente préoccupante. Viene evidenziato ehe non esiste più il senso morale, la distinzione tra bene e male: “L’ esito al quale si perviene è drammatico: se è quanto mai grave e inquietante il fenomeno deli’ eliminazione di tante vite umane nascenti o sulla vita del tramonto, non meno grave e inquietante è il fatto ehe la stessa coscienza, quasi ottenebrata da cosi vasti condizionamenti, fatica sempre più a percepire la distinzione tra il bene e il male in cio ehe tocca lo stesso fondamentale valore della vita umana” (n. 4). II. Le radici culturali della situazíone Il Papa cerca di individuare anche le ragioni ehe stanno alla base di questa mentalité. In particolare egli indica le seguenti: 1. Esasperato e deformato concetto di soggettività Egli le ritrova in un esasperato e deformato concetto di soggettivité (n. 19), oppure nella logica “che tende a identificare la dignità personale con la capacità di comunicazione verbale ed esplicita, e in ogni caso, sperimentabile” (n. 19); 2. La forza criterio di scelta e di azione La tendenza a ritenere ehe è “la forza a farsi criterio di scelta e di azione nei rapporti interpersonali e nella convivenza sociale”; cosa ehe è “F esatto contrario di quanto ha voluto storicamente affermare lo Stato