Folia Theologica 8. (1997)
Velasio De Paolis C. S.: Cultura della vita o cultura della morte? Ossia diritto della vita o della morte?
18 V. DE PAOLIS 2. Riflesso di taie mentalité nelle legislazioni e nella prassi della medicina Tutto questo si riflette nelle legislazioni degli stati ed è sintomo e causa di un grave crollo morale, come ancora annota il Papa: “Ora, tutto questo provoca un cambiamento profondo nel modo di considerare la vita e le relazioni tra i gli uomini. Il fatto ehe le legislazioni di molti Paesi, magari allontanandosi dagli stessi principi basilari delle loro Costituzioni, abbiano acconsentito a non punire o addirittura a riconoscere la piena legittimità di tali pratiche contro la vita è insieme sintomo préoccupante e causa non marginale di un grave crollo morale: scelte un tempo unanimemente considerate come delittuose e rifiutate dal comune senso morale, diventano a poco a poco socialmente rispettabili. La stessa medicina, che per sua vocazione è ordinata alia difesa e alia cura della vita umana, in alcuni suoi settori si presta sempre più largamente a realizzare questi atti contro la persona e in tal modo deforma ii suo volto, contraddice se stessa e avvilisce la dignité di quanti la esercitano” (n. 4). 3. Pretesa di legittimazione di guanto si compie 1 ) Diritti ehe lo stato deve riconoscere La cultura moderna vuole la legittimazione di quanto compie: “Una delle caratteristiche proprie degli attuali attentati alla vita umana -come si è detto più volte consiste nella tendenza ad esigere una loro legittimazione giuridica, quasi fossero diritti ehe lo Stato, almeno a certe condizioni, deve riconoscere ai cittadini e, conseguentemente, nella tendenza a pretendere la loro attuazione con 1’ assistenza sicura e gratuita dei medici e degli operatori sanitari” (n. 68). 2) La legge deve esprimere 1’ opinione e la volonté della maggioranza “Si pensa, altre volte, che la legge civile non possa esigere ehe tutti i cittadini vivano secondo un grado di moralité più elevata di quello ehe essi stessi riconoscono e condividono. Per questo la legge dovrebbe sempre esprimere 1’ opinione e la volonté della maggioranza dei cittadini e riconoscere loro, almeno in certi casi estremi, anche il diritto ail’ aborto e ali’ eutanasia. Del resto, la proibizione e la punizione deli’ aborto e dell’ eutanasia in questi casi condurrebbero inevitabilmente — cosî si dice — ad un aumento delle pratiche illegali: esse, peraltro, non sarebbero soggette al necessario controllo sociale e verrebbero attuate