Folia Theologica 8. (1997)

József Török: Storia della liturgia medievale dell'Ungheria

LITURGIA MEDIEVALE 145 campo, dando accanto a Bruno compagni ehe rappresentassero i suoi interessi, e indirettamente anche il rito usato nella Chiesa d’Occidente. Le fonti non rendono conto dell’annuncio evangelico ehe aveva preceduto e ehe seguiva il primo gesto liturgico: il battesimo, ma pro- babilmente i metodi applicati ai Sassoni ed agli Avari potevano servire ancora una volta, e per ultimo, come esempio alia conversione degli ungheresi9. Continuando la serie dei primi missionari, non è nota 1’origine dell’arcivescovo Domenico di Esztergom, menzionato ai tempi del principe Géza come episcopus Ungarorum. L’attività di Sant’Adalberto in Ungheria era stata tempo fa sopravvalutata: egli soffermö alla corte di Géza solo provvisoriamente10 11. Aveva studiato a Magdeburgo, nella regione d’influenza di Magonza e il suo vescovado era posto sotto la direzione di Magonza". Risulta più importante di lui il suo ex compagno di studio di Magdeburgo e poi collaboratore, Radia, col nome monastico Sebastiano ehe occupo tra gli anni 1002 e 1007 la cattedra arcivescovile di Esztergom ed era anteposto a tutta la Chiesa ungherese12. Astrik-Anastasio, più tardi vescovo di Kalocsa, organizzatore della Chiesa ungherese, è di origine germanica, il suo passato monastico testimonia la stessa erudizione, e all’interno di essa, la stessa “regione liturgica”13, come nel caso Adalberto e Radia. Dobbiamo tenere presente anche i sacerdoti di Regensburg che arrivarono in Ungheria come seguito della Regina Gisella14. In base ai primi missionari, i nomi e l’attività dei quali ci sono pervenuti tramite le rare fonti, possiamo supporre Finfluenza liturgica di Sankt-Gallen, Salisburgo-Pasavia, Magonza-Magdeburgo e Regensburg all’origine del cristianesimo ungherese. 9 SCARAPUS, PL 89, pp. 1029-1050., Ordo de catechizandis rudibus, ed. J. P. BOUHOT, Alcuin et le 'De catechizandis rudibus ’ de Saint Augustin, Recherches augustiennes, 15 (1980), pp. 205-230. 10 Magyarország..., o.c., p. 733; v. la relazione di L. Mezey sull’importanza di Sant’Adalberto, tenuta a Verona il 18 settembre 1983, nelFambito dei Millenario di S. Adalberto. Non è stata pubblicata. 11 Lexikon des Mittelalters, I., pp. 101-102. 12 Magyarország..., oc., I., p. 772. 13 Magyarország..., o.c., I., p. 760. 14 HERMANN, E.: A katolikus egyház története Magyarországon I9I4-ig (La storia della Chiesa cattolica in Unghera fino a! 1914), München, 1973, p. 30.

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