Folia Theologica 7. (1996)

Péter Szabó: Opinioni sulla natura delle "chiese sui iuris" nella canonistica odierna

CHIESE SUI IURIS 237 3) Per D. M. Jaeger invece deve farsi una distinzione fondamentale tra la natura delle due realtà che secondo il linguaggio conciliare sopracitato vengono riportate con la stessa espressione di Chiesa particolare. Infatti, per questo autore solo la Chiesa particolare (nel senso ormai univoco del concetto, stabilito dalla codificazione postconciliare) è “una «ecclesiofa- nia», cioè un «divenire visibile ed operante» nello spazio-tempo dell’uni- ca Chiesa Universale ossia cattolica”.6 7 La Chiesa «sui iuris» invece è per definizione “soltanto e precisamente una «parte» della Chiesa Universa­le, «portatrice» ed espressione societaria-giuridica di una delle diverse «civiltà» cristiane, ossia delle diverse «culture» ehe veicolano e «stori- cizzano» il culto cristiano...”. Secondo questa opinione la Chiesa «sui iu­ris» nasce posteriormente, in base a un elemento che in questo contesto sembra essere meramente umano, un fattore unilateralmente socio-cultu- rale, condiviso da un gruppo di Chiese particolari. Per conseguenza — come ritiene 1’autore citato — è in questa linea ehe la Chiesa universale nella sua realtà storica puö considerarsi come “in un certo senso la «som­ma» di queste Chiese sui iuris”.1 Posizioni simili possono ritrovarsi in altri celebri autori. Cost ad esempio W. Onclin sostiene ehe al livello teo- logico la Chiesa.è costituita esclusivamente dalle diocesi, e solo dal pun- to di vista delle strutture giuridiche puö dirsi ehe la Chiesa si divide prima di tutto in Chiese rituali.8 Dal carattere meramente umano delle is- tanze intermedie E. Corecco conclude che esse — incluse le Chiese ori­entali — siano semplicemente morfologie ecclesiali di natura socio-culturale, quindi non ontologica, anche se svolgono indubbiamente una funzione aggregativa.9 6 JAEGER, D. M., "Alcuni appunti in margine al nuovo codice dei canoni delle chiese orientali", in Communio 123 (1992) 58. 7 Op. ult. cit., 58-59. 8 "Haec Universa Ecclesia uti apparet ex dictis in Costitutinione dogmatica Lumen gentium (n. 23), existit in et ex Ecclesiis particularibus seu dioecesi­bus. Ecclesiae particulares seu dioeceses, theologice loquendo, primario sunt partes ex quibus directe componitur Ecclesia universa. Proprie quidem lo­quendo solae dioeceses dici debent partes in quibus et ex quibus Ecclesia universa extat... Quapropter sub respectu structurae iuridicae, potest dici Ecclesiam universam iuridice primario dividi in Ecclesias rituales sui iuris inter se disciplina et liturgico usu distinctas", ONCLIN, W., "Ordinatio Ecclesiae universae in specie ad Ecclesias rituales sui iuris quod attinet", in Revue de droit canonique 30 (1987) 307, 308. CORECCO, E., "Ius universale — ius particulare", in Ius in vita, op. cit., 571. 9

Next

/
Thumbnails
Contents