Folia Theologica 5. (1994)

Julio García Martín: Alcune considerazioni sul carattere missionario del "Catechismo della Chiesa cattolica"

CARATTERE MISSIONARE) DEL CATECHISMO 77 locali, e che questo ancora non è stato realizzato, le nostre considerazioni devono essere limitate ai principi dei Catechismo, ehe si riferiscono alia catechesi o predicazione, alia liturgia e alle norme canoniche. 2. Catechesi. Catecumenato e Pastorale successiva II Catechismo è piuttosto scarno nel determinare queste questioni pasto­rali di carattere metodologico e organizzativo perché si limita a dare i principi fondamentali. Nonostante cio, ci offre gli ambiti della prima evangelizzazione o azione missionaria propriamente detta. Come abbia- mo già detto lo sforzo missionario della Chiesa “incomincia con 1’annun- zio dei Vangelo ai popoli e ai gruppi ehe ancora non credono a Cristo (cf RM 42-47)” (n. 854). L’insieme degli sforzi della Chiesa per fare disce- poli, per aiutare gli uomini a credere ehe Gesù Cristo è il Figlio di Dio, da un principio è stato chiamato catechesi (n. 4). Nelle missioni come alie origini della Chiesa, 1’annunzio dei Vangelo va principalmente indirizzato a persone adulte, ehe liberamente decidono di incorporarsi alia Chiesa. Tale incorporazione, perö, non avviene se non dopo una previa preparazione, chiamata catecumenato, ehe è iniziazione alla fede e alla vita eristiana, cioè si tratta di una formazione “al mistero della salvezza e alla pratica delle norme evangeliche, e mediante i riti sacri” (n. 1248). La formazione ehe è fornita ai catecumeni è sistematica e organica suile verità della fede e deve essere adeguata o sufficiente (can. 865, § 1) di modo ehe possano essere ammessi a ricevere il battesimo. II n. 1248 non précisa che si intende per formazione «adeguata», vale a dire quali verità della fede deve necessarimente credere il catecumeno, anche se dà per scontato ehe il catecumenato è un periodo abbastanza lungo, alle volte dura anni, giacchè dipende dalla grazia di Dio, dalla collaborazione del candidato, da altre circostanze42. Il can. 865 nel § 1 neanche précisa qual- cosa in proposito, ma nel § 2 indica un minimo esigibile alFadulto che in pericolo di morte abbia manifestato volontà di ricevere il battesimo. Questo minimo comprende, secondo detto canone: “qualche conoscenza delle verità principali della fede, in qualunque modo abbia manifestato intenzione di ricevere il battesimo e prometta ehe osserverà i comanda- menti della religione eristiana”. Di conseguenza, si presume che un cate­42 Cfr. Ordo initiationis Christianae adultorum, Praenotanda, 19, 20, Typ. Pol. Va­ticanis 1972, p. 11-12.

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