Folia Theologica 5. (1994)
Rinaldo Bertolino: L'obiezione di coscienza nello Stato e nella Chiesa
46 R. BERTOLINO A fianco di questa le obiezioni ’moderne’ inducono pero a riflettere su un’altra realtà: ehe la coscienza è valore assoluto perché assoluto è l’uo- mo, ciascun uomo, immagine irripetibile, per il credente, di Dio nella storia terrena della salvezza; che la persona umana sta prima ed è valore prioritario rispetto all’ordinamento. Pretendere peraltro che legge e uomo (o coscienza), come valori asoluti, non siano riconducibili a nessun ordinamento, neppure a quello ecclesia- le, significa a mio avviso pretendere anche a un’unica logica giuridica; quella de\Vaut-auf, mai dell’ef-ei; immaginare cioè un ordinamento ast- rattamente unitario, determinato, una legalità solo per regole:46 non un ordinamento permanentemente aperto verso l’alto, quale quello canonico; non l’ordinamento costituzionale pluralistico contemporaneo, un sis- tema dotato di relativa complessità, in cui la legalità è «essenzialmente una ’legalità per valori’», in cui è vero ehe il valore riconosciuto alla dignità di ogni persona umana puo spingersi a pretendere il pieno rico- noscimento da parte degli ordinamenti giuridici delle sue irrinunciabili esigenze di assoluto. Anche le moderne obiezioni di coscienza, se autentiche, provano ehe la coscienza è il valore assoluto ehe qualifica l’uomo. A ben vedere, anzi, il valore vero dell’obiezione è questa continua promozione pedagogica e valorativa della coscienza. Forte del radicamento nella coscienza, e percio nell’uomo, l’obiezione è venuta trasmutando, da «caso estremo di ec- cezione al valore e al principio giuridico fondamentale dell’obbedienza alla legge» a «forma di espressione e di affermazione di una nuova e più forte e dilatata soggettività degli individui»; ribadisce una «nuova cent- ralità; del soggetto».47 L’obiezione di coscienza si è insomma ormai venuta delineando, come diritto dell’uomo: un suo «diritto naturale, primordiale ed essenziale».48 Da fenomeno prima incompatibile con l’ordinamento, poi ’tollerato’ corne essenziale espressione di libertà di coscienza, si è fatta oggi «valore 46 Su questi aspetti, cfr. F. MODUGNO, voce Ordinamento giuridico (dottrine), in Enc. Dir. XXX, Milano 1980, pp. 678-736, in particolare qui pp. 699-703. 47 L. GUERZONI, L'obiezione di coscienza tra politica, diritto e legislazione, in AA.VV., L'obiezione di coscienza tra tutela della libertà e disgregazione dello Stato democratico, cit. (nt. 8), rispettivamente p. 173 e p. 178. 48 P. BARILE, Diritti dell'uomo e libertà fondamentali, Bologna 1984, p. 63.