Folia Theologica 5. (1994)

Rinaldo Bertolino: L'obiezione di coscienza nello Stato e nella Chiesa

L’OBIEZIONE DI COSCIENZA 43 Nessun dubbio ehe la natura e la funzione dell’ordinamento giuridico esi- gano prioritariamente, indefettibilmente, la vigenza e la effettivitá déllé leggi. Continuo anch’io a pensare che la norma giuridica meriti rispetto; che «disobbedienza e resistenza non possano essere considerate, in una società democratica, se non come 1’ultima ratio».30 Ma appare altrettanto evidente che non si puö oggi concepire il diritto, anche quello dello Stato democratico, «per se stesso auterevole e sufficiente senza ulterior(i) spe- cificazion(i)».31 Se il principio di democrazia, inteso secondo la dottrina del contratto sociale, è una sorta di regola infallibile, giacché l’uno unen- dosi a tutti finirebbe con Pobbedire a se stesso ed essere libero come pri­ma, e la disobbedienza alla legge unicamente rappresenterebbe «una pa­tológia, un autolesionismo»,32 anche vero è pero che vi è chi insegna non esservi «nulla di vero nell’idea ehe la volonté della maggioranza sia gi- usta».33 L’appassionante dibattito del pensiero democratico verte oggi, infatti, sulla posizione dei dissidenti (singoli o minoranze) in un sistema «ehe aggiudica la decisione finale in base al criterio dei maggior nume­ro» e sorgono seri dubbi ehe «erigere la deliberazione collettiva a norma suprema del giusto» non significhi far dipendere il principio di giustizia da «un criterio essenzialmente relativo e variabile.34 L’ordine giuridico non puo consistere nel realizzare ad ogni costo l’unità attraverso «il sacrificio delle differenze». Esso al contrario consiste nel «ricondurre la varietà delle situazioni all’unità dei principi e delle rego- le».35 L’obbedienza al diritto è cosî risposta continua tra individualité e collettività. Gli ordinamenti istituzionali contemporanei paiono inoltre specialmente impegnati a soddisfare l’esigenza di «realizzare positiva- mente la ’pratica concordanza’ delle diversité e perfino delle contraddizi- oni».36 Per questo gli Stati di pluralismo sociale e democratico, «aperti ed ’adattivi’», si sono dotati di «’costituzioni integrabili’, ... di sistemi 30 A. PASSERIN D'ENTRÈVES, op. cit., p. 229. 31 A.H. CAMPBELL, op. cit., p. 667. 32 Al riguardo, vd L. PRIETO SANCHÍS, La objeción de concienda como forma de desobediencia al derecho, in Dir. Eccl. XCV (1984), I, p. 6. 33 J. RAWLS, Una teória della giustizia5, Milano 1991, p. 297. 34 A. PASSERIN D'ENTRÈVES, op. cit., p. 222 e p. 226. 35 F. VIOLA, Diritti dell'uomo, diritto naturale, etica contemporanea, Torino 1989, p. 46. 36 G. ZAGREBELSKY, Il diritto mite. Legge diritti giustizia, Torino 1992, rispet- tivamente p. 13 e p. 14.

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