Folia Theologica 5. (1994)
Rinaldo Bertolino: L'obiezione di coscienza nello Stato e nella Chiesa
FOLIA THEOLOGICA 5 (1994) 37 Rinaldo BERTOLINO L’OBIEZIONE DI COSCIENZA NELLO STATO E NELLA CHIESA* 1. L’obiezione di coscienza classica poteva essere definita il rifiuto di obbedienza dei singolo a un comando dell’autorità, ad un imperativo giu- ridico, motivato con la presenza nel foro della coscienza di un altro imperativo, contrario al comportamento preteso giuridicamente.1 La definizione è stata applicata dagli studiosi contemporanei dell’obiezi- one prevalentemente al servizio militare, finendo cos! per intenderla, per antonomasia, come obiezione a quest’ultimo.2 Tornando peraltro, pochi anni dopo, su quello stesso istituto, era ovvia la costatazione di quei me- desimi autori, ehe «la definizione concettuale dell’obiezione e la sua ri- costruzione unitaria all’interno di un ordinamento giuridico statuale è compito arduo e mai definitivo. Trattasi di fenomeno sociale mutevole nei significati, dinamico negli scopi ehe persegue, di diversa estensione e profondità nelle manifestazioni».3 Non a caso ho potuto pariare di obiezione di coscienza classica, cui si contrappone una moderna o, anche, una ’modernissima’ e ’post-moder* Testo della relazione tenuta all'VIII Congresso internazionale di diritto canonico: Chiesa e Stato nei sistemi giuridici contemporanei (Lublino, 14-19 set- tembre 1993). 1 Cfr. R. BERTOLINO, Vobiezione di coscienza negli ordinamenti giuridici contemporanei, Torino 1967, pp. 8-9. 2 Cosï facevo ad es. nella monográfia richiamata nella nota precedente, del 1967. Cfr. p. 9: «In una accezione più tecnica e più ristretta ancora, ... con cui... essa suole essere intesa correntemente, obiezione di coscienza indica il rifiuto, dettato da motivi genuinamente ispirati dalla coscienza umana, della prestazione, il cui obbligo sarebbe giuridicamente incombente sui singolo, dei servizio militare». 3 R. BERTOLINO, L'obiezione di coscienza, in Dir. Eccl. XCIV (1983), I, p. 323.