Folia Theologica 4. (1993)
János Sánta: Feuerbach come "rifondatore" del cristianesimo
28 J. SÁNTA alternativi al sistema astratto hegeliano. Si potrebbe approvare questo tentativo (senza negare i valori del pensiero hegeliano), se non ci si présentasse con 1‘esigenza dell'esclusività. Feuerbach infatti, non vede alternative al proprio sistema, considera erroneo ogni altro metodo di cogliere la realtà. Egli condanna tutti gli altri metodi tacciandoli di ,,an- tiscientificità”, perché servivano la teológia. A dire il vero, il sollevamento della ragione come piano filosofico sarebbe un'idea simpatica, se non implicasse Tesilio delPesigenza umana della trascendenza! Questo dato di fatto, corne punto di partenza, già diminuisce il valore della „religione” futura, cioè delTumanesimo ateo... b. / Il pensiero di Feuerbach si fa presente in questo libro come lo spazio del dualismo ovviamente presente nel mondo e nel cuore umano. Lo sforzo di creare una certa unità intomo alla potenza eminente della ragione umana è apprezzabile. Purtroppo, egli realizza questo progetto a completo detrimento di ogni elemento religioso, considerandoli soltanto corne prodotto del sentimento e della fantasia. Non si accorge (o non vuole riconoscere) ehe con questa tendenza soffoca proprio il sentimento e la fantasia, propriété, queste, che appartengono inseparabilmente all'identità delFuo- mo; egli pone una distanza invalicabile tra la filosofia e la teológia, tra la ragione e la fantasia. Feuerbach afferma piersonalmente ehe non vuole sciogliere il rapporto dialettico tra religione e ragione, il quale è scoperto da lui. Perô, ,,1‘inconciliabilità assoluta tra fede e filosofia rende vano ed 17 empio ogni tentativo di comprensione razionale delle verità rivelate.” Non scorge, che proprio la fede e la ragione (il comprendere) hanno un rapporto dialettico, cioè essi sono fattori ehe si integrano reciprocamente in un'uomo religioso.17 18 c. / Quando Feuerbach considera la relazione tra 1‘uomo e Dio, fa una testimonianza speciale della propria esigenza interiore religiosa! Dopo aver rifiutato la teológia (scienza della fede) corne antipode evidente della ragione, gli si fa presente un certo senso di mancanza, traducibile con una „preoccupazione antropoteistica”. Questo fenomeno spirituale lo spinge a salvare 1‘elemento divino piuttosto ehe cancellario definitivamente. In 17 Cit. FEUERBACH Ludovico, Filosofia e Cristianesimo, L'essenza della fede secondo Lutero—Biblioteca di Scienze Religiose 38 (Introduzione, traduzione italiana e commento di ALESSI Adriano, Roma 1981) 68. 18 Feuerbach riconosceuna ragione d'esseredi una certa fede„non-religiosa", per es. la fiducia verso al futuro.