Folia Theologica 4. (1993)

János Sánta: Feuerbach come "rifondatore" del cristianesimo

FEUERBACH COME „RIFONDATORE” 23 Comunque si vede ehe Pattività di Feuerbach appare parallelamente come „ponte” tra Hegel e Marx, e come 1‘incontro di due strade, quella delPateismo e quella dell‘umanesimo. A causa di questa speciale situazione vale la pena vedere più da vicino 1‘essenza della sua visione di carattere antropoteistico. 2. alie soglie dei paradiso marxista c‘è il purgatorio di Feuerbach.”6 Dopo la morte di Hegel (1831), al centro delle discussioni filosofiche si trova il problema di Dio, ehe divide in due parti i suoi discepoli, dando luogo alia sinistra e destra hegeliana. Feuerbach si présenta abbastanza presto come il capo della sinistra, spiegando in campo psicologico il carattere illusorio dei cristianesimo, la cui immagine di Dio, similmente a quella di ogni altra religione, non è altro se non il prodotto delle aspirazioni umane.7 Per poter spiegare la proiezione come base della religione e della fede, prende come punto di partenza la categoria hegeliana delPalienazione. Hegel usava il termine „alienazione” applicandolo alio Spirito Assoluto. Feuerbach, perô, fa un „capovolgimento”, e lo applica agli uomini, i quali, proiettando i propri attributi umani positivi (saggezza, bontà, giustizia ecc.), creano 1‘Essere Supremo a proprio detrimento. In tal modo la fede in Dio non è altro ehe credere nelPessenza umana proiettata. La critica di Feuerbach alia fede e alia religione (prima di tutto cristiana) prende le mosse dalPosservazione della situazione concreta della società. La fede religiosa nella sua dimensione sociale, si présenta con 1‘esigenza di realizzare il legame universale tra gli uomini, sebbene sia incapace di farlo a causa della sua essenza: la fede infatti, separa piuttosto ehe unire i singoli, incatena la ragione, restringendone 1‘interesse e 1‘orientandola alla ,,non-verità”, cioè alPoggetto della proiezione. Perciö, quando un credente parla della sua fede öltre i confini della sua comunità di fede, non puô fare altro ehe contrapporre le sue affermazioni alla verità ehe esige il discernimento e il libero riconoscimento. Secondo lui la fede si oppone alPuomo non solo in campo intellettuale (cercare la verità) ma anche nella vita pratica (realizzare Pamore). La fede infatti, ehe si basa sulPesistenza di Dio, nutre constantemente il sentimen­6 Cit. DE LUBAC, Il dramma dell'umanesimo ateo, 29. 7 Cfr. DE LUBAC, Il dramma dell'umanesimo ateo, 20.

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