Folia Theologica 3. (1992)

Imre Kocsis: La fine della morte nel rinnovamento escatologico I.

76 I. KOCSIS neotestamentari. Öltre il libro dell’Apocalisse, che è lo scritto caratteris- tico dell’apocalittica cristiana, certi aspetti tipici della suddetta letteratura si trovano anche nei Vangeli (prima di tutto nell’ „apocalisse sinottica” Mc. 13,1-31 e par.), nelle lettere paoline (lTes. 4,13-5,10; 2Tes. 2,1-12; ICor. 15,23-28.50-58; Rom. 8,18-24) e nelle lettere cattoliche (2Pet. 3,1-13; Lettera di Giuda). La nostra attenzione si concentra in questo studio su San Paolo che pur non offrendoci un’apocalisse vera e propria, corne sono per esempio il libro di Daniele e l’Apocalisse di S. Giovanni, si mostra in alcuni punti molto vicino al genere letterario apocalittico. L’influsso dell’apocalittica sulla letteratura paolina è stato studiato in una maniera approfondita da J. Baumgarten. Il libro è intitolato Paulus und die Apokalyptik3. L’autore dopo aver passato in rassegna i contributi più importanti precedenti al suo studio (pp. 17-33), esamina le questioni generali riguardo alle caratteristiche del genere letterario apocalittico, alla sua origine e alla tradizione giudaica e cristiano-primitiva ehe lo coltivava e sviluppava (pp. 34-42). Baumgarten evidenzia ,,i profeti” della Chiesa primitiva („die urchristlichen Propheten”) come „portatori dell’apocalit- tica” (p. 43), i quali costituiscono lo sfondo dei brani paolini di colore apocalittico (pp. 43-53). L’autore nella sua analisi non si limita perö a tali testi, ma prende come punto di partenza i terni caratteristici dell’apocalit- tica e esamina tutti i passi paolini — anche i passi singoli —, dove essi sembrano apparire, mettendo sempre in rilievo la presentazione e 1’inter- pretazione proprie di S. Paolo. Gli argomenti principali trattati sono: 1’attesa dei futuro come l’attesa della parusia e dei giudizio (pp. 57-110); morte, risurrezione e vita eterna (pp. 111-130); elevazione e rapimento (pp. 131-146); angelologia, demonologia, satanologia (pp. 147-158); cre- azione e cosmo (pp. 159-179); la concezione del tempo (pp. 180-197); entusiasmo e attesa vicina della fine (pp. 198-226). Nelle conclusioni dei suo lavoro (pp. 227-243) Baumgarten mette in rilievo le caratteristiche dell’uso paolino dei terni apocalittici, le quali possono essere riassunte sotto le voci „reduzione” („Reduktion”), „demitologizzazione” („Entmyt­3 J. BAUMGARTEN, Paulus und die Apokalyptik. Die Auslegung apokalyptischer Überlieferungen in den echten Paulusbriefen, Neukirchen-Vluyn 1975. Un certo contributo, molto menő sistematico, in questo campo viene dato da H. H. SCHADE, Apokalyptische Cristologie bei Paulus, Göttingen 1981.

Next

/
Thumbnails
Contents