Folia Theologica 3. (1992)

Imre Kocsis: La fine della morte nel rinnovamento escatologico I.

LA FINE DELLA MORTE 77 hologisierung”), „deapocalitizzazione” („Entapokalyptisierung,, p. 223). L’interpretazione dell’apostolo tende a ridurre a minimo gli elementi cosmologici, mentre mette in primo piano l’antropologia e l’ecclesiologia. Per esempio, l’argomento famoso della „nuova creazione” (kocivt| tcricnç), ehe nella tradizione profetica e apocalittica si riferisce al cosmo (Is. 65,17; 66,22; Ap. 21, 1.5), viene adoperato da Paolo in senso esclusivamente antropologico per designare la nuova esistenza dei cristiani in seguito al battesimo (2Cor. 5,17; Gal. 6,15). A causa dei contenuto vasto dei libro di Baumgarten non è possibile, dato il limite dei nostro lavoro, di entrare in dettagli e di dare un giudizio critico approfondito sui singoli punti. Facciamo qui soltanto due affermazioni. D’una parte la supposizione dell’autore ehe siano i profeti della Chiesa cristiana a promuovere l’apocalittica, pur essendo una possibilità da non escludere in modo assoluto, non ci sembra dei tutto dimostrata. Mancano i testi a proposito4. Non bisogna dimenticare ehe i testi più antichi del NT sono appunto le lettere paoline che in certi passi mostrano una chiara dipendenza da tradizioni più antiche, tuttavia rispecchiano prima di tutto il pensiero dell’apostolo. Per i singoli terni esaminati lo stesso Baumgarten prende per punto di partenza i testi dell’apocalittica veterotestamentaria e giudaica — e non i profeti cristiani per i quali manca la documentazione — per confrontarli con i brani corrispondenti di Paolo. D’altra parte il merito dell’opera in questione è di aver dimostrato che Tinflusso della tradizione apocalittica non si limita solo ai brani che portano le caratteris- tiche tipiche di tale tradizione, ma è riscontrabile in diversi passi del corpus paulinum. Scegliendo la materia del nostro lavoro il primo impulso ci è stato dato dal paragrafo ottavo del libro di Baumgarten che è intitolato: „Tod, Auferwe­ckung und ewiges Leben”. La tematica è senza dubbio preferita dall’apo- calittica che preoccupandosi principalmente dello svolgimento della storia umana ha un interesse particolare per la fine che porterà un rinnovamento radicale del mondo creato e dell’esistenza delFuomo. Non vogliamo perö seguire Tesposizione deli’ autore tedesco, il quale prende in esame i terni 4 L'autore delTApocalisse di S. Giovanni denomina più volte la sua opera „profezia" (1,3;22,7.19) esi attribuisceTattivitàdi un próféta (10,11;22,6.9). L'Apocalisse è perö più tardiva di Paolo. Bisogna inoltre determinare, che cosa intende Tautore pariando di profezia.

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