Folia Theologica 2. (1991)

Csaba Ternyák: Abba' nel pensiero di Joachim Jeremias

58 Cs. TERNYÁK il fatto che Gesù pregava durante il battesimo e la trasfigurazione.131 La voce dal cielo présenta Gesù al momento del battesimo, cosi: “Tu sei il Figlio mio amatissimo, in te io mi compiaccio” (Le 3, 22). Durante la trasfigurazione la voce è rivolta ai discepoli: “Questi è il mio Figlio eletto, ascoltatelo” (Le 9, 35). In quanto la preghiera puô essere compresa corne dialogo tra l’uomo e Dio, cosl anche la preghiera di Gesù è un dialogo con Dio. E’ molto significativo il rapporto reciproco delle in^ocazioni: Gesù è stato chiamato come “Figlio mio amatissimo” (Lc 3,22par. cf. 9, 35par), mentre Dio come “Abbà" (Mc 14, 36): “Mi compiaccio con te, o Padre” (Mt 11, 25). In questo senso YAbbà di Gesù puô essere considerato come una risposta alia proclamazione di Dio. Questa risposta implica da una parte la consa- pevolezza di Gesù di essere il Figlio, dalFaltra parte contiene il riconos- cimento della paternité di Dio. Ma l’attenzione di J. Jeremias non si estende al carattere dialogico della preghiera di Gesù e dei termine Abbà. Da ciö risulta che per la prima volta in Gesù, cioè nel Figlio si realizzarono le promesse veterotestamentarie (2Sam 7, 14), e la speranza riguardo all’attesa di Dio ehe vuole essere chiamato: “Padre mio” (Ger 3, 19). Poi questo adempimento si estende anche alla comunità, che ha ricevuto il privilegio di ripetere dalle labbra di Gesù il vocativo Abbà. Questo privi­legio secondo J. Jeremias “significava per esse il compimento anticipato della promessa: To sarö vostro Padre e voi sarete miei figli e figlie’ (2Cor 6, 18 = 2Sam 7, 14 citato liberamente)”132 Tuttavia, l’esposizione cristologica dolYAbbà di Gesù rimane un punto debole del nostro autore. Se paragoniamo la sua opinione con quella di W. Marchel circa la valutazione cristologica te\VAbbà di Gesù, si trova una grande differenza. II nostro autore si guarda dall’interpretazione esagerata e rappresenta una cristologia minimalista. Infatti quando non vuole essere eccessivo nell’affermare le conclusioni cristologiche, rimane minimalista riguardo alia portata à&lYAbbà. Egli afferma che n&WAbbà si esprime un rapporto specialissimo tra Gesù e il Padre, ma non dice niente sul conte­131 Secondo il nostro autore si tratta qui d’un „abbellimento”: „Quando Luca afferma che Gesù durante il battesimo pregava (3,21) si puô pensare che abbia presente il primitivo rito battesimale cristiano” (JEREMIAS, Teológia, 65). 132 J. JEREMIAS, Abba, 70; cf. MARCHEL, Abba, Père, 165-167 e 232.

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