Folia Theologica 2. (1991)

Csaba Ternyák: Abba' nel pensiero di Joachim Jeremias

ABBA 43 Come si spiega la vistosa differenza di cifre tra i quattro vangeli (Marco 4 volte, Luca 15, Matteo 42, Giovanni 109)? Il problema diventa ancora più vistoso quando, col tralasciare i passi nei quali la parola “padre” sta nel contesto di una preghiera (quelli sono esaminati più avanti), e contando i testi paralleli una sola volta questi testi si diradano. Dopo tutto questo la ripartizione delle testimonianze risulta allora come segue: Marco 362 ; esempi comuni a Matteo e Luca 463 ; esclusivi di Luca 464 ; esempi esclusivi di Matteo 3165 ; Giovanni 100. Il nostro autore vede qui una tendenza sempre più forte a introdurre nei detti di Gesù il vocabolo “padre” in riferimento a Dio: “Poichè le testimo­nianze cominciano a moltiplicarsi in Matteo, vien fatto di chiedersi se ciö si debba all’iniziativa dell’evangelista o non piuttosto a un processo già avviato nella tradizione anteriore?”66 La risposta di J. Jeremias: le due ipotesi sono vere entrambe. La frequenza dell’espressione “padre celeste” è caratteristica del vangelo di Matteo. Essa ricorre infatti nel primo vangelo non meno di venti volte, ma è nota già a Marco e alla tradizione anteriore a Luca, e perciô non è stata coniata da Matteo. Secondo J. Jeremias bisogna sottolineare che Matteo quasi sempre ha desunto quella formula dalla tradizione.67 La tendenza della tradizione a inserire la parola “pater” (prima di tutto “il Padre mio”) nei logia di Gesù è cosï forte ehe questo termine nel vangelo di Giovanni è diventato la definizione abituale di Dio in bocca a Gesù, mentre la formula “il Padre vostro” tende a regredire. “Corne si spiega l’affermazione del vocabolo ’’padre" quale designazione di Dio?” Nella sua risposta J. Jeremias menzione tre fattori. — L’espressione ’padre celeste’ è un semitismo, e corne designazione di Dio si è rapidamente stabilita nell’uso del giudaismo palestinese. Poichè la tradizione messa a profitto da Matteo si è formata nello stesso periodo, secodo J. Jeremias ne segue che la comunità cristiana palestinese ha contribuito a fissare quell’uso lingistico nell’ambito giudaico. 62 Mc 8, 38 (par. Mt 16, 27; Le 9, 26); 11, 25; 13, 32 (par. Mt 24, 36). 63 Mt 5, 48 (par. Le 6, 36); 6, 32 (par. Le 12, 30); 7, 11 (par. Le 11,13); 11, 27 (par. Le 10, 22). 64 Le 2,49; 12, 32; 22, 29; 24, 49. 65 Mt5,16.45; 6,1.4.6a.6b.8.14.15.18a.l8b.26; 7,21; 10,20.29.32.33; 12,50; 13, 43; 15,13; 16,17; 18,10.14.19.35; 20,23; 23,9; 25,34; 26,29.53; 28,19. 66 J. JEREMIAS, Abba, 29 67 Ibid, 30-31.

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