Folia Theologica 2. (1991)
Csaba Ternyák: Abba' nel pensiero di Joachim Jeremias
ABBA 37 J. Jeremias sottolinea “il contraste fra l’empietà di Israele e la sua condi- zione di figlio di Dio”.33 Più avanti, ritornando ancora sül téma serivé: il ’Padre mio!’ abi" è certamente un vocativo, ma occorre tener presente che non tante su queste vocativo si appunta la frase, quanto sulla negazi- one della figliolanza divina di Israele, corne risulta dal parallelismo e dal conteste".34 35 E’ verő, dal conteste si vede ehe si tratta della negazione della figliolanza e la frase non si appunta sulla mancanza di questo vocativo, perciô Israele si allontanava da Dio (in seguito a questa mancanza). Il versetto Ger 3, 19s. mostra ehe Dio vuole essere invocato come “Padre mio!”, “’abi!” (Ger 3, 19; Sal 89, 27s.), perché egli si comporta da padre (Deut 32, 6; 2 Sam 7, 12.14; Ger 3,14.22; 31, 9; Os 2, 1; 11, 1). Il “Padre mio!” è un invocazione con la quale si riconosce lo stato di figliolanza, poichè Dio è diventato padre di Israele (Ger 31, 9). Dunque a buon diritto si puô pariare qui di “una speranza di Dio”:35 “Io pensavo: Tu mi chiameresti: ’Padre mio!’” (Ger 3, 19). Il fondamento di taie speranza sta nel fatto ehe Israele è considerato da parte di Dio corne “il mio figlio primogenito” (Ez 4, 22; cf. Dt 14, 1; Ger 3, 14.22; 31, 9; Os 11, 1). Cosi questa figliolanza non è tanto una realtà acquisita quanto un ideale da perseguire, una speranza di Dio. Dunque Dio attende una rispos- ta, ma essa tarda ad arrivare, cosi rimangono le relazioni promesse di padre e di figlio sul piano dei progetto divino. Tuttavia J. Jeremias riconosce il carattere escatologico dell’usanza della parola “padre” in riferimento a Dio nell’Antico Testamente, quando serivé: “la proiezione della paternità di Dio in un tempo avvenire attestata nei profeti (per. es. in Os 2, 1.) e nei vaticini di Nathan: 2 Sam 7, 14; cf. Sal 89, 27s. e in Jub 1.24.25.28.”36 Nello stesso tempo rileva la mancanza negli scritti rabbinici di “questo riferimento escatologico della paternità di Dio.”37 Il nostro autore vede il compimento anticipato della promessa di 2 Sam 7, 14 (cf. 2 Cor 6, 18) nel privilegio di ripetere corne le labbra di Gesù il vocativo Abbà.38 Peró mentre J. Jeremias non rinvia ai versetti di Ger 3,19s. e 31, 9, W. Marchel mette in rilievo il carattere escatologico 33 J. JEREMIAS, Abba, 9. 34 Ibid, 21. 35 J. GALOT, Chi sei tu, o Cristo? 45. 36 J. JEREMIAS, Abba, 18. 37 Ibid. 38 Ibid, 67.