Folia Theologica et Canonica 10. 32/24 (2021)

Ius canonicum

98 JESU PUDUMAI DOSS, SDB e pagamenti, e alia formalitá sulle disposizioni mortis causa (cann. 1284 §2,2°-3°, 1286, 1290, 1299 §2). I superiori, infine, esercitino un’attenta vigilanza sull’amministrazione di tutti i beni (can. 1276; GB 1.2). I superiori, dunque, devono non solo interve­nire in caso di negligenza da parte di un amministratore (can. 1279 §1), ma anche affrontare immediatamente e adeguatamente eventuali atti di cattiva amministrazione economica da parte dei singoli membri. Possono adottare rimedi di diritto canonico avviando un processo penale (cann. 1717-1731) per applicare sanzioni o per chiedere un risarcimento. Inoltre possono contempla­re un’esclaustrazione imposta (can. 686 §3) o un’espulsione immediata del religioso “in caso di grave scandalo estemo, o di un gravissimo danno immi­nente per l’istituto” (can. 703). Diversamente, possono anche introdurre o contestare una lite davanti al tribunale civile (can. 1288), decidendo se e quale tipo di azione intentare per rivendicare i diritti violati (cann. 639 §4, 1296, 1281 §3, 128; BD 83). Soprattutto, in questi casi di cattiva amministrazione economica il superiore deve agire con diligenza, ben sapendo che “puö essere legittimamente rimosso dal suo incarico, se abbia, per negligenza, posto od omesso atti ehe abbiano provocato un danno grave (...) patrimoniale” (CMA40 art. 1 §1, §4). 2. Egoismo finanziario: alcuni sono “piu uguali”? I religiosi potrebbero essere colpiti dagli stessi disagi della societá moderna in cui “si instaura una nuova tirannia invisibile, a volte virtuale, che impone, in modo unilaterale e implacabile, le sue leggi e le sue regole”, e “la brama dei potere e dell’avere non conosce limiti” (EG4' 56; PVN 28). Inoltre, “nella re­­lazione ehe abbiamo stabilito con il denaro (...) accettiamo pacificamente il suo predomino su di noi e sulle nostre societá. La crisi finanziaria ehe attraver­­siamo ci fa dimenticare ehe alia sua origine vi é una profonda crisi antropolo­­gica: la negazione del primato dell’essere umano!” (EG 55). Questa sorta di “egoismo finanziario ” ha avuto una profonda influenza anche sugli istituti religiosi. Tale fatto é visto principalmente attraverso il compromesso della comunione evangelica dei beni (PVN26), ehe dovrebbe essere il segno caratte­­ristico di ogni istituto religioso. Cio crea un divario anomalo tra case o provin­ce “rieche” e “povere” alTintemo degli istituti religiosi o puö estendersi anche tra istituti religiosi.42 Inoltre promuove “uno stile di gestione in cui alTautono-40 Cf. Franciscus, MP. Come una madre amorevole (4 iun. 2016) [= CMA]. 41 Cf. Franciscus, Adh. Ap. Evangelii Gaudium (24 nov. 2013) [= EG], 42 “Alcuni ordini e istituti femminili sono poveri e altri ricchi. Alcuni hanno le loro ricchezze in proprietá. Alcuni tengono i soldi nella banca vaticana. Alcuni tengono i loro soldi con altri con­sulenti professionali, come i 5 miliardi di doliari di Christian Brothers Investment Services.

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