Folia Theologica et Canonica 10. 32/24 (2021)

Presentazione del volume

PRESENTAZIONE DEL LIBRO PÉTER ERDŐ, IL D1RITTO CANONICO..263 incerta e poco comprensibile»17. Ciö nonostante, é di fondamentale importan­­za per il diritto canonico - in realtá per la dimensione giuridica in quanto tale -preservare belementő oggettivo del concetto di diritto. ln cosa consiste belementő oggettivo del diritto? Esso consiste nel rimando alia realtá delle cose che reca in sé medesima la configurazione del giusto e, simmetricamente, delbingiusto. L’Autore lo esprime in questi termini: «II di­ritto é, infatti, norma normata. Esso deve seguire le strutture e le pretese della veritá e della realtá»18. E, poco dopo, conclude affermando: «II contenuto del diritto quindi é essenziale»19. In altre parole il diritto non puö ridursi al fatto normativo, né puö dipendere dalia volontá di chi lo pone o dalia corretta osservanza della procedura stabi­lita per la formazione delle norme; il diritto, in quanto res iusta, va riconosciu­­to nella realtá stessa delle cose la quale costituisce il dato previo ineliminabile da conoscere, di cui ricercare il senso e rispetto al quale conformare la condot­­ta secondo giustizia. La norma giuridica allora, in quanto regola o misura del iustum, é in un rapporto di dipendenza con la realtá che essa stessa regola. AI riguardo il car­dinale Erdő ha dedicato un proprio contributo circa i «Criteri di discemimento nelbattivitá normatíva e di govemo della Chiesa»20. Facendo riferimento in modo particolare albattivitá legislativa, risulta «di vitale importanza ehe la stessa attivitá creatrice delle norme sia basata non su opzioni arbitrarie, bensi su scelte maturate in un processo di giusto discemimento»21. Si tratta di quella valutazione il piü possibile complessiva degli elementi oggettivi della realtá che permette di conoscere ehe cosa é ius in quella particolare fattispecie. Per il giurista ciö, in fondo, é un richiamo alia virtü che gli é propria: la prudenza. Da quanto detto risulta ehe il diritto appartiene al piano della realtá delle cose. Ció implica per il diritto canonico bindispensabile riferimento alia di­mensione teologica poiché la conoscenza del giusto nella vita ecclesiale non puö che determinarsi anche in virtü della ratio divina «ossia con il logos divi­no, con il grandioso progetto divino delle creazione delbuniverso, della fonda­­zione e della missione specifica della Chiesa»22. E prosegue 1’Autore: «Tale criterio non significa soltanto che le norme canoniche non possono essere con­trarie al “diritto naturale” e al “diritto divino positivo”, bensi ehe devono promuove­­re bespansione dei progetto divino della salvezza. (...). Per tutto cio (...) il carattere 17 Erdő, P., La liberta e il diritto, 59. 18 Erdő, P., La liberta e il diritto, 65. 19 Erdő, P., La liberta e il diritto, 65. 20 Erdő, P., Criteri di discemimento nelVattivita normatíva e di governo, 151-170. 21 Erdő, P, Criteri di discemimento nelVattivita normatíva e di governo, 156. 22 Erdő, P., Criteri di discemimento nell 'attivitá normatíva e di govemo, 158.

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