Folia Theologica et Canonica 10. 32/24 (2021)
Presentazione del volume
234 PATRICK VALDRINI Péter Erdő serive: “La salvezza, nel suo senso teologico, é lo scopo principale della Chiesa e cosi il supremo bene pubblico per questa comunitá e per il suo ordinamento giuridico. Giá per il diritto istituzionale della Chiesa, precedente a qualsiasi codificazione umana, é costituiva la missione salvifica di Cristo ehe la Chiesa deve far arrivare continuamente a tutti i popoli fino alia fine dei tempi (...). Malgrado la giusta attenzione ehe anche il diritto canonico presta agli interessi delle singole persone, ai diritti soggettivi dei christifideles, il supremo interessé pubblico della Chiesa non si deduce semplicemente dai diritti soggettivi dei singoli, assicurati loro dalle norme canoniche, ma soprattutto dalia missione ricevuta da Cristo ehe rimane la forza istituzionalizzante [nostro il corsivo] e la ragione d’essere della Chiesa”2. Per aifermare questo e, soprattutto, - per quanto riguarda la presentazione di questa prima parte per sviluppare una ricerca intellettuale sull’elemento essenziale ehe abbiamo ora evidenziato, é necessario uscire da una concezione ristretta dei diritto canonico e cooperare ad un livello scientificamente piü profondo con le altre discipline insegnate nelle nostre facoltá ecclesiastiche, convocarle come partner in questa riflessione cosi essenziale. Visto il tempo limitato ehe abbiamo, mi limito qui a richiamare la cooperazione ehe Péter Erdő ha promosso tra le due scienze sacre, l’ecclesiologia e il diritto canonico. La cooperazione é, infatti necessaria, per evitare di considerare Pordinamento giuridico ecclesiale come nient’altro ehe una mera rielaborazione in diritto canonico del diritto secolare, anche se con una finalitá particolare e specifica. II. Ecclesia societas perfecta In realtá, la storia recente della relazione tra ecclesiologia e diritto canonico ha lasciato tracce in dottrina di entrambe le discipline. L’organizzazione delle modeme societá statali e la divisione dei poteri tra il papa e i principi e comunque i vari govemanti nel secondo millennio, hanno portato a discussioni interne alia Chiesa cattolica, specialmente nella seconda parte del passato millennio, sulla natura profonda della Congregatio fidelium. In entrambe le scienze ecclesiastiche, si discuteva della posta in gioco nelle battaglie che la Chiesa stava conducendo sia contro le ecclesiologie emerse dalia Riforma, che mettevano in discussione la sua costituzione gerarchica e il suo ruolo di mediazione nell’ordine della salvezza, sia contro le tesi regaliste e gallicane che contestavano l’esercizio della sua giurisdizione sui territori nazionali. Il Codice di Diritto Canonico del 1917, il primo Codice nella storia delle fonti del diritto canonico, é stato molto dipendente da queste lőtte. Nei due 2 Ibid., 49-50.