Folia Theologica et Canonica 9. 31/23 (2020)

Recensions

RECENSIONS 339 Per queste ragioni e tenuto conto che sempre: “La storia é testimone dei tempi, luce della veritá, vita della memoria, maestra della vita, messaggera dell’antichitá” (Cicerone, L'Oratore, II, 9), risulterá senza dubbio arricchente la lettura della monográfia della Dott.sa Maria Teresa Capozza, sul rapporto tra sacerdotium e imperium nelle Novellae constitutiones, alia luce della co­­siddetta ‘teória della sinfonia’ enunciata da Giustiniano nella praefatio della Novella 6 dell’anno 535. L’A., attraverso un’analisi terminologico-concettua­­le volta a ricostruire le concrete dinamiche dell’interlocuzione tra sacerdotium e imperium e le correlate implicazioni normative, sviluppa la tematica in due parti: I Parte, ‘La sinfonia’: a proposito di sacerdotium e imperium, composta da due capitoli (pp. 35-68); II Parte, Sacerdotium nelle Novelle, composta da tre capitoli (pp. 69-162). Esse sono precedute da alcune ‘Premesse e linee di ricerca’ (pp. 1-34), seguite dalle ‘Osservazioni finali’ (pp. 163-174) e da un accurato ‘Indice déllé fonti’ (pp. 175-181). Nella I Parte, a proposito del rapporto tra sacerdotium e imperium si eviden­­zia ehe tra di essi deve intercorrere bona consonantia per 1’ utilitas del genere umano. L’A. non manca di notare che quanto aifermato da Giustiniano é in linea di continuitá con quanto sancito dai suoi predecessori: l’idea della pro­­fonda collaborazione tra i due poteri, posta a vantaggio della res publica, risul­­ta sottesa alia legislazione imperiale precedente, in particolare a quella del IV sec., periodo nel quale si delinea giá l’idea di relazioni tra potere sacerdotale e pot ere imperiale all’insegna di una vera e propria ‘collaborazione’. In questa prospettiva lo studio, partendo da una ricostruzione dogmatica della termino­lógia adoperata nella praefatio della Novella 6, traccia la distinzione tra sacer­dotium e imperium sulla base dei caratteri e delle competenze ehe contraddi­­stinguono i due poteri. Nella II Parte, l’A. esamina le occorrenze del termine consonantia nel Cor­pus iuris civilis e del lemma sacerdotium nelle Novelle, al fine d’individuare i principi che presiedono al rapporto tra potere sacerdotale e potere imperiale. Essi sono improntati alia ricerca di collaborazione ehe si manifesta da un lato nel supporto che il sacerdotium offre all 'imperium nell’esercizio di delicate funzioni al fine di assicurare un’efficiente gestione della res publica: proprio perché coloro i quali geriscono il munus sacerdotalis sono ritenuti un esempio di onestá e trasparenza, vengono loro assegnati specifici compiti di supervisio­­ne di quegli organi dell’imperium particolarmente rilevanti dal punto di vista “sociale”. DalTaltro, 1’imperium é particolarmente attento a ehe il sacerdo­tium si comporti con rettitudine e pertanto Giustiniano promulga con riferi­­mento a esso plurimae leges, volte a tutelame 1’honestas, la pudicitia e la pu­ritas. Quindi l’esigenza ehe il sacerdotium si renda testimone di una vita onesta e irreprensibile garantisce, nella prospettiva dell’Imperatore, sia la pax communis delle sanctissimae ecclesiae ma anche la superna pax reipublicae (Nov: 42.3.3) e la preghiera assume un rilievo centrale in quanto volta ad assi-

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