Folia Theologica et Canonica 9. 31/23 (2020)
Sacra theologia
FONDAMENTI TEOLOGICI DELLA VENERAZIONE ECCLESIALE Dl MARIA 25 sentimenti fugaci, ma dall’accoglienza del mistero di Cristo. Se veneriamo Maria solo per sé stessa e a causa di sé stessa, il culto perde il suo senso e puö diventare idolatria. 2. L’aspetto trinitario del culto mariam Occorre considerare la venerazione della Madre di Dio nella comunione spirituale con tutte e tre le persone della Trinitá. Nella sua relazione al Padre, Ella é chiamata spesso sua Figlia, o 1’Ancella dei Signore (in base a Lc 1,38: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”). Il rapporto di Maria con il suo Figlio é evidente nel mistero delFIncamazione ehe 1’ha resa Madre di Dio. Nell’opera della salvezza perő, Ella é diventata anche socia (cfr. LG 61) e discepola di Cristo. In relazione con lo Spirito Santo, Maria é intitolata non di rado come suo tempio, sposa, e santuario. E’ importante non confondere il ruolo e la funzione di Maria con quelli dello Spirito, perché appunto lo Spirito é stato colui che ha reso possibile in Maria tutto ciö, per il quale La veneriamo31 (cfr. MC 26). 3. L’aspetto ecclesiologico Abbiamo giá menzionato il rapporto intimo tra Maria e la Chiesa. Ella é archétipo di essa (cfr. LG 63). Similmente a Maria, anche la Chiesa é madre perché “genera” i figli di Dio nello Spirito, mediante il battesimo, ehe costituiscono il Corpo mistico di Cristo. Anche la Chiesa é vergine, perché é totalmente consacrata a Cristo, e nonostante ogni colpa umana, essa é santa (cfr. LG 63). Egualmente la Chiesa é sposa, perché vive nella tensione escatologica dei “giá e non ancora”, appartenendo intimamente a Cristo, suo Sposo, ma aspettando ancora la piena unione con Lui (cfr. LG 64 e 68). La matemitá di Maria nei confronti della Chiesa, é iniziata in un certo senso con l’Incamazione, perché il Logos fattosi uomo, nel Corpo di Cristo allude al suo Corpo mistico ehe é la Chiesa, anche se la matemitá ecclesiale di Maria é segnata soprattutto dalia crocifissione di Gesu, quando il Redentore ha affidato l’apostolo Giovanni, 31 Paolo VI avverte ad una mancanza: “Si afferma, talvolta, che molti testi della pietá modema non rispecchiano sufficientemente tutta la dottrina intomo allo Spirito Santo. Spetta ágii studiosi verificare questa affermazione e valutámé la portata; Nostro compito é quello di esortare tutti, specialmente i pastori e i teologi, ad approfondire la riflessione sull’azione dello Spirito nella storia della salvezza, e a far si ehe i testi della pietá eristiana pongano nella dovuta luce la sua azione vivificante. Da tale approfondimento emergerá in particolare, 1’arcano rapporto tra lo Spirito di Dio e la Vergine di Nazaret e la loro azione sulla Chiesa; e dai contenuti della fede piú profondamente meditati deriverá una pietá piű intensamente vissuta” (MC 27).