Folia Theologica et Canonica 7. 29/21 (2018)
Sacra theologia
IL CRISTIANO NEL TEMPO. L’ESSERE-CRISTIANO COME MISSIONE NEL MONDO 33 apparire e destare meraviglia, é Tunica apologetica che Balthasar propone, quella di Cristo: «Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli : se avrete amore gli uni per gli altri» (Gv 13, 35). La Chiesa in questo mondo apparirä come Davide (il cristiano) di fronte a Golia (le potenze del mondo). Al primo sarä chiesto di resistere e di opporre resistenza in modo veramente cristiano, come Balthasar descrive con genialitä: «oppone resistenza con la sua semplicitä alia falsa maturitä del mondo davanti a Dio, con Tintelligenza delle persone mature che impiegano le forze dello spirito contro la mentalitä atea, con la saggezza delle persone anziane ehe si accontentano dei “rimanere nell’amore", e sopratutto con Timpotenza della morte, ehe essa puö mutare nella testimonianza piü valida di un amore trascendente. Le ‘armi dello spirito’ sono in realtä completamente diverse di quelle della carne. E il fronte sui quale le armi vengono impiegate é ben diverso. II mondo lotta per il benessere, la Chiesa lotta per la salvezza, anche se tutte due lavorano insieme per il superamento della miseria. II benessere e la felicitä della maggior parte degli uomini restano in primo piano, dietro pero c’e sempre un ostacolo insuperato: la morte. La salvezza invece paria delTuomo e dei mondo in tutta la loro esistenza, ehe si completa solo al di la del tempo e della morte»53. Balthasar mette in guardia dalTidentificazione della speranza intramondana con la speranza sopramondana, del regno del mondo con il regno di Dio. Paria di quattro volti della speranza. La speranza pagana, la speranza giudaica, la speranza cristiana e postcristiana. La filosofia greca cerca un ancoraggio della speranza vacillante in un al di la. Israele spera in un futuro terrestre senza attendere una immortalitä personale. E’ una speranza che si fonda sulla fiducia in Dio, in una paziente attesa. Rimane una speranza paradossale. Nel cristianesimo la risurrezione di Cristo cambia il volto della speranza. II cristiano vive ormai in un tempo che appartiene all'antico mondo, con Tattesa della risurrezione, vivendo con il Risorto nei tempi definitivi e un speranza personale di salvezza e di timore di giudizio. La speranza cristiana é per Balthasar «aperta ‘al mondo’, in un continuo superamento va verso un cielo nuovo e una terra nuova»54. Balthasar ricorda ehe, se anche da parte, soprattutto dell’ultimo Agostino, di Calvino e Giansenio, c’e stata la tentazione di gettare un’ombra oscura sui mondo, «la cristianitä perö si é sempre opposta contro una spaccatura dei mondo in due, di tipo gnostico manicheo: esso, nella sua totalitä, é il mondo redento e salvato da un Dio ehe ama e ehe si preoccupa di ogni creatura»55. Con Tilluminismo, sparito ciö che Balthasar chiama il “dono dei timore", Tideologia dei progresso prende il sopravvento con la sensazione che ogni cosa troverä una soluzione possibile, ehe si esprime, in modo particolare, nella teória evolu-53 Ibid., 77. 54 Balthasar, H. U. v., La Verita e sinfonica, 127. 55 Ibid., 127.