Folia Theologica et Canonica 7. 29/21 (2018)

Sacra theologia

IL CRISTIANO NEL TEMPO. L’ESSERE-CRISTIANO COME MISSIONE NEL MONDO 27 come tale non sia nient’altro che una istituzione visibile con una quantitä di re­­gole, leggi e comandamenti (...), mentre la sostanza vitale di questa istituzione puo essere altrettanto trovata, dispersa nel mondo, al di fuori di essa»15. Non possiamo dunque dimenticare leggendo Balthasar e il suo invito ad abbattere i bastioni che esiste una specificitä cristiana e l’ha espressa in Cordula come il criterio della testimonianza cristiana aperta al dono totale della propria vita nel martirio. Anche in questo libro evidenzia come la testimonianza della li­berta si apra a Dio: «dal vero cristiano s'irradia una liberta ehe é ricercata dai non cristiani secondo modalitä sempre rinnovate»16. Cosi, secondo Balthasar, «Di fronte alia liberta ehe cerca e cozza di continuo solo nel vuoto, il cristiano proporrä 1’annuncio di una liberta perfetta ehe completa tutti noi».17 Nella seconda parte dei suo libro Balthasar paria dell'impegno delFuomo, ri­­cordando i presupposti di tale impegno, chiamato ad inserirsi nelFimpegno di Dio in Gesü Cristo. Affronta la questione della possibilitä delFinserimento delFuomo nelFimpegno di Cristo: l’uomo é verso Dio, é relativo a Dio. Bal­thasar si riferisce alia teológia di Henri de Lubac, il quale ha sottolineato la dif­­ficoltä a mantenere l’idea ehe Fuomo abbia potuto essere creato da Dio anche alio stato di “natura pura”, in cui avrebbe potuto raggiungere il fine ultimo sod­­disfacente e naturale, e solo in un secondo tempo nelFordine della redenzione avrebbe poi ricevuto una determinazione soprannaturale. In questo modo, seguendo de Lubac, Balthasar mostra ehe «Fuomo é abbassato a “essere natu­rale” puramente terreno: si spiega la sua trascendenza in direzione della liberta e dell’amore di Dio come un epifenomeno complementare. Si giunge pratica­­mente a ridurre tutto Fimpegno di Dio per il mondo con Fincamazione, croce e risurrezione di Cristo - in cui si svela, secondo Ef 1,3-10, Fintenzione origi­naria della creazione dei mondo - come qualcosa di aggiuntivo e in fondo non necessario. Si giunge infine a porre Fattenzione delFuomo sui suoi fini e sod­­disfacimenti naturali e intramondani»18. Per Balthasar la concezione di de Lu­bac, ehe segue in questo tanti altri pensatori cristiani, é gravida di conseguenze per la concezione delFinserimento dei cristiano nel mondo. Esiste una pienezza di Cristo ehe il cristiano non puo ignorare, accontentandosi di un’umanizzazione del mondo puramente naturale, come meta ultima e beatificante per Fuomo, preso in senso individuale e sociale. Per Balthasar, «dato che per natura Fuomo é avviato ad assoggettarsi il mondo e a umanizzarlo, e al tempo stesso a oltre­­passare tutto ciö ehe é naturale rispetto a una meta irraggiungibile con le pro­prie forze, il cristiano, ed egli solo, é colui ehe riconoscendo Fimpegno di Dio per il mondo in Cristo puö guidare nella direzione giusta sia il mondo sia lo 15 Ibid., 22. 16 Ibid., 24. 17 Ibid., 24. 18 Balthasar, H. U. v. - Giussani, L„ L'impegno del cristiano nel mondo, 70.

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