Folia Theologica et Canonica 6. 28/20 (2017)
RECENSIONS
RECENSIONS 271 una bambina ma come persona che deve maturare. Margherita fa tantissime domande alla nonna sull’amore, sulla vita in coppia, come dovrebbero fare tutti gli adolescenti, e la nonna sempre le confida qualche saggezza, p.e. nell’amore ci vuole pazienza (162), che in fondo la vita di coppia non è altro che ricevere se stessi da un’altra persona (204) e che l'amore è un'avvicinarsi-allontanarsi continuo, è un dinamismo che non conosce sosta, mai si ferma (296). La nonna Teresa confida in una lettera a Margherita le difficoltà che ha trovato nella vita, la disperazione e anche forse la depressione, ma che con l’aiuto del marito, il nonno Pietro, e con la fede è riuscita a ritrovare la gioia e Dio stesso. La nonna Teresa dopo aver partorito una bimba, chiamata Margherita, la perse perché le era scivolata dalle braccia e cadendo era morta. 11 nonno Pietro però non la lasciò cadere nella disperazione, ma la guarì dal dolore e nonna Teresa riuscì a perdonare se stessa e a volere un’ altra bambina, la madre di Margherita (326- 327). Tutto questo non lo sapeva nessuno, perché molte sono le cose che nessuno sa, cose che sanno soltanto le persone stesse, che per tutta la vita hanno lottato ed alla fine hanno trovato la gioia, se stesse e Dio! Una terza persona che aiuta Margherita è una compagna di classe, Marta. Marta vive in una famiglia numerosa, cinque fratelli e sorelle (anche nella famiglia di D’Avenia sono in 5). La famiglia di Marta, nonostante le difficoltà è molto felice: prima di mangiare i pasti si recita una preghiera (93), non hanno la televisione (95) perché non servono i rumori per riempire i vuoti, si sentono tutti liberi ed ognuno di loro può essere quello/quella che è veramente (103). Margherita spesso viene invitata dalla sua amica Marta, e così anche lei si ritrova libera e sperimenta tutta la gioia di una famiglia unita, felice. Ha trovato in Marta una sorella, ma neanche Marta può aiutarla a cercare il padre, perché 'ci sono dolori in cui nessuno può entrare' e ’ci sono cose che bisogna fare da soli’ (200). Le mamme di Marta (Marina) e di Margherita (Eleonora) diventeranno amiche e Marina racconta ad Eleonora, disperata dopo la scomparsa di Margherita, che anche lei ha passato un periodo critico nel suo matrimonio, però alla fine tramite la crisi matrimoniale lei ed il marito hanno ritrovato un amore più maturo di prima. Anzi, la crisi era servita per approfondire la conoscenza autentica di sè - che non si fa senza l’altra persona - e la bellezza infinita di vivere in famiglia, perché in famiglia si partecipa a qualcosa di più grande di sè e dai membri della famiglia si riceve una grande carica di amore (265). La quarta persona che aiuta ’concretamente’ Margherita, è Giulio, compagno di classe. Giulio è stato abbandonato dai genitori, ma nonostante le difficoltà iniziali è diventato un ragazzo coraggioso. Sarà lui che accompagnerà Margherita in macchina - auto rubata alla madre di lei - verso il padre cercato. Giulio lamenta che fu abbandonato, perché non voluto, ma grazie alla Provvidenza anche lui riceve qualcuno che lo ascolta e gli parla. E Filippo, il volontario dell’istituto dove si trovava Giulio. Per Filippo nella vita conta come si convive con il dolore ( 171 ) e che nei rapporti occorre un minimo di fiducia ( 172), quella fidu-