Folia Theologica et Canonica, Supplementum (2016)

Bruno Esposito, O.P., Il rapporto del Codice di Diritto canonico latino con i diritti acquisiti. Commento sistematico- esegetico alla prima parte del can. 4 del CIC/83

FOLIA THEOLOGICA ET CANONICA (2016) 73-106 Bruno Esposito. O.?. IL RAPPORTO DEL CODICE DI DIRITTO CANONICO LATINO CON I DIRITTI ACQUISITI Commento sistematico-esegetico alla prima parte del can. 4 del CIC/83* Introduzione; I. Oggetto del canone - Proposizione delle questioni; II. Annotazioni previe, 1. tura quaesita (Diritti acquisiti), 1. Corollario: l’idea di diritto nella cultura moderna e contempo­ranea, 2. Corollario: distinzione tra fatto, atto e negozio giuridico in relazione ai diritti acquisiti; Conclusione Introduzione Nel nostro intento di commentare secondo il metodo sistematico-esegetico i canoni preliminari del Codice vigente di diritto canonico latino, seguendo sempre lo schema a suo tempo indicato', affrontiamo ora lo studio del can. 4, ma nel presente articolo solo quello della prima parte, cioè quella riguardante i diritti acquisiti. Tuttavia, vista la formulazione del canone, all'inizio faremo qualche accenno ai privilegi concessi dalla Santa Sede, che saranno trattati compiutamente in un prossimo studio. Una tale scelta si è imposta per evitare un testo troppo lungo. * Santuario di Santa Maria del Sasso, Bibbiena (AR), 15 agosto 2016 Solennità dell’Assunzione di Maria Santissima. 1 Cf Esposito, B., L'ambito d’applicazione del Codice di Diritto canonico latino. Commento sis­tematico al can. / del CIC/83, in Angelicum 80 (2003) 437—461, in particolare 437^138. Id., Il rapporto del Codice di Diritto canonico latino con le leggi liturgiche. Commento esegetico-sis- tematico al can. 2 de! CIC/83, in Angelicum 82 (2005) 139-186. Id., // rapporto del Codice di Diritto canonico latino con il Diritto internazionale. Commento sistematico-esegetico al can. 3 del CIC/83, in Angelicum 83 (2006) 397-449. Ci sembra importante sottolineare come in questi canoni sono usati concetti, principi e presentati istituti giuridici di fondamentale importanza, per la retta comprensione dell’ordinamento giuridico canonico. Questa è la ragione per la quale detti studi sono alquanto estesi e toccano anche aspetti che non sembrano a prima vista direttamente inerenti alla presentazione dei singoli canoni presi in esame oppure possono essere ritenuti scontati. Inoltre, ci sembra ugualmente importante evidenziare l’approccio metodologico scelto, sistematico-esegetico, il solo che, a nostro sommesso avviso, evita quel formalismo giuridico che è incompatibile con il diritto canonico. In che cosa consiste questo metodo è presto detto: un canone, come qualunque disposto normativo, non può essere correttamente compreso, interpre­tato e quindi applicato, se non alla luce dei principi fondamentali che reggono l’ordinamento canonico. Solo con questa conoscenza previa si potrà avvicinare la norma canonica e intenderne correttamente la sua formulazione grammaticale. D’altronde lo stesso can. 17 conferma questa nostra convinzione quando indica il “contesto” come criterio per la comprensione delle leggi ecclesiastiche.

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