Folia Theologica et Canonica 4. 26/18 (2015)

SACRA THEOLOGIA - Izsák Török, Come poter aiutare meglio i nostri pazienti credenti. Illustrazione tramite due casi

96 IZSÁK TÖRÖK diagnosi false. Allora le domandai perchè mi cercasse e perché volesse un’aiuto psicologico. Mi rispose: "perché vorrei che mi capissero e comprendessero an­che la mia conversione al cattolicesimo!” Lei raccontò che era andata già più volte da psicologi, ma l’avevano derisa per la sua conversione al cattolicesimo e non potevano rispondere alle sue do­mande di tipo religioso. Non la incontrai più per circa un mese e all’incontro successivo la vidi molto seria ed arrabiata e mi disse “Lei mi aveva abbando­nata”. Aggiunse, che "ho trovato su internet la terapia per i borderline e la fre­quento, però qualche volte vorrei comunque incontrarmi con Lei, perché mi piace parlare di argomenti sulla fede’. Si trattava di una terapia sperimentata da uno psicologo ungherese Fónagy, chiamata Mentalization-Based-Therapy, in cui il paziente impara ad essere piu attento ai suoi stati soggettivi e processi mentali, cercando di dare senso a se stesso ed agli altri. Io ero d'accordo con la sua proposta e quindi ci incontravamo solo quando lei mi chiamava. Con me si limitava a parlare di argomenti di religione, ma la vedevo sempre più argomentativa, testarda, poi prima di iniziare a parlare, lei negava ancora di essere ’problematica’. Diceva che “non è vero che sono borderline, voi psicolo­gi sbagliate tutti!” Dopo un po’ lei aggiunse, che “però Lei é diverso da loro”. Era così ambigua nei mie confronti: da una parte mi rifiutava, dall’altra mi vo­leva vicino, senza che io l’abbandonassi. Mi risultava anche nel caso di Fabrizia uno squilibrio nello sviluppo psico­sociale e nella religiosità - la fase edipica sembrava mostrare molte difficoltà, specialmente per il fatto di attrarre verso di lei il padre e considerare la sorella come rivale -, così tenevo sotto considerazione il suggerimento di Spero per po­ter orientarmi verso una terapia possibile: “Phallic and oedipal religiosity; e.g., conflicts surrounding mastery-competence, cu­riosity, pride, competition, sexual relations, adolescente rebellion, guilt, etc. On some cases, ’phallic’ and ’oedipal’ preoccupations enscored in religious-like behavours or attitudes can mask anxiety-provoking disturbances at earlier levels of developement, such as borderline disturbances or gender confusion.”7 Ho tentato con lei una terapia di orientamento psicodinamico, pensando che al­meno una volta al mese potevo incontrarla, ma era difficile attuarla, perché Fabrizia non accettava quasi mai le mie proposte, oscillando tra idealizzarmi ed odiarmi, reazione tipica dei borderline della cosìdetta ’scissione’, come meccha- nismo di difesa. Fabrizia continuava ad avere rapporti promiscui - qualche vol­ta mi chiamava, dicendo che aveva caccato via oggi quell’altro ragazzo- e la crisi sembrava aggravarsi quando il suo ex-fidanzato - eravano fidanzati per più di 10 anni - si era sposato; spesso si ubriacava; non le sembrava contraddit­7 Spero, M. H.. Diagnostic Guidelines for Psychotherapy, 21.

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