Folia Theologica et Canonica 2. 24/16 (2013)

IUS CANONICUM - Forteenth International Conference «Questioni sul tema della provisione canonica degli uffici ecclesiastici» 11th February 2013 Velasio De Paolis, C. S., Il Codice del 1983 ultimo documento del Vaticano II

220 VELASIO DE PAOLIS, C.S. può negare che tale soggettività pur necessaria nel linguaggio giuridico non mette in primo piano la Chiesa come soggettività mistica (il noi dei battezzati). b) Motivi per la prevalenza della visione giuridica e gerarchica Le lacerazioni che l’avevano ferita gravemente non solo le avevano portato via anche porzioni rilevanti di popolo di Dio, ma avevano anche messo in discus­sione le verità fondamentali della sua struttura. Era stata messa in discussione soprattutto la sua struttura gerarchica, che aveva avuto dei riflessi gravi sulla sua stessa struttura sacramentale e magisteriale. Con la negazione del sacer­dozio si erano perduti i sacramenti della Eucaristia e della penitenza, oltre a quelli del matrimonio e dell’unzione degli infermi. L’affermazione della parola scritta, come unica fonte di verità, se da una parte aveva portato positivamente allo studio della parola di Dio, dall’altra con la negazione dell’altra fonte della tradizione orale e del magistero, si era perso anche il fondamento stesso della parola scritta, cioè la tradizione. Tale situazione fu anche l’occasione per il risveglio della Chiesa. La situazione del popolo di Dio era quanto mai disastra­ta, specialmente nella guida pastorale. La reazione della Chiesa stessa si mosse rinnovando la sua fede e la sua fiducia nella grazia, per una strada opposta a quella di Lutero, come annota lo stesso Kirkegaard. Questo pastore Luterano riflettendo sulla storia annotava: Lutero e la Chiesa romana partivano dalla stessa constatazione: la situazione di peccato e di infedeltà in cui la Chiesa si trovava. Lutero propose una riforma che finì per aggravare tale situazione; con la sua teologia sulla chiesa finì per legittimare la situazione anziché rinnovarla dal di dentro. La Chiesa di Roma invece ebbe fiducia nella grazia, propose la sua dottrina sulla giustificazione, sul sacerdozio, sulla eucaristia, rinnovò la sua dottrina, propose il rinnovamento dei costumi, della vita, rinnovò la sua fede nella grazia che converte e rinnova i cuori. Da Lutero nacque la riforma, il libero pensiero, l’illuminismo, il modernismo, la cultura liberale, ecc. dalla Chiesa cattolica la Controriforma, con la sua miriade di santi, che facendo come punto di riferimento le novità e la riconferma delle verità nel Concilio di Trento rinnovò la sua missione, ed anche la sua gerarchia, perché vedeva, e giustamente, proprio nella negazione della gerarchia, conse­guenze funeste per la natura stessa della Chiesa. Iniziò quella contrapposizione che ancora oggi ci accompagna: modernismo, illuminismo, razionalismo, unità europea, scientismo, frattura tra ragione e fede, e così via. All’interno della Chiesa si fecero vivi i movimenti di rinnovamento nel secolo XIX. Movimento biblico, movimento patristico, liturgico, carismatico ebbero il primo approdo nel Vaticano II dal quale trassero ulteriore alimento. c) Frattura tra fede e cultura (ragione) In quest’ultima tappa della storia si è consumata la frattura tra fede e ragione, tra chiesa e cultura moderna, frattura definita da Paolo VI "il dramma dell’epo­

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