Folia Theologica et Canonica 1. 23/15 (2012)

IUS CANONICUM - Adolfo Longhitano, L’insegnamento delle discipline teologiche nella formazione dei seminaristi

276 ADOLFO LONGHITANO Nel quadriennio teologico, obbligatorio per ricevere il presbiterato, sembra si debba includere I'anno di pastorale. Questa almeno è l’interpretazione data dal Regolamento degli studi teológiai dei seminari d’Italia, emanato dalla Con- ferenza episcopale italiana il 10 giugno 198478. In ogni caso il legislatore uni­versale dopo la promulgazione del Codice di diritto canonico non dà indicazio- ni utili per l’istituzione dell'anno di pastorale79. In realtà, come si è già detto, la ratio studiorum, che disciplina il consegui- mento del baccalaureato nelle facoltà teologiche, prevede cinque anni di studio: due di filosofia e tre di teológia80. I seminaristi, ehe hanno frequentato per cin­que anni il corso di studi teologici in una facoltà, dopo aver conseguito il bacca­laureato, invece di frequentare il sesto anno di pastorale, preferiscono iscriversi al corso di specializzazione per conseguire la licenza. Inoltre un corso organiz- zato dalla facoltà teologica, secondo le previsioni di Sapientia Christiana, dov- rebbe prevedere un’intesa con i singoli vescovi diocesani per stabilire uno strei­te raccordo fra l’insegnamento teorico e le concrete esperienze pastorali, un problema di non facile attuazione per le diverse situazioni esistenti nelle dioce- si. Questo spiega il sostanziale fallimento dell’istituzione dell’anno di pastorale e il suo abbandono dopo gli inutili tentativi fatti nel corso degli anni. La ratio studiorum dello Studio Teologico S. Paolo lo prevedeva fin dal 1969, ma di fatto non fu attivato. Nella ratio dei 1980 una nota spiega ehe era “in via di strutturazione”81. Nella ratio dei 1983 leggiamo 1’elenco delle materie pre- viste82, ma dopo i deludenti risultati dei primi anni non è stato più attivato. Conclusione I dati e le considerazioni raccolte, se non ci consentono di tracciare un bilancio delTinsegnamento delle discipline teologiche negli anni successivi al Concilio Vaticano II, ci offrono diversi spunti di riflessione. L'indubbio rinnovamento determinato dall’evento conciliare non riguarda tanto 1'ordinamento generale degli studi teologici quanto le singole discipline, che si sono date un nuovo sta­78 Enchiridion CEI, 3. 1752-1767. 79 Le disposizioni del can. 255 sulla nécessité di programmare “una preparazione pastorale in sen­so stretto ehe insegni agli alunni i principi e i metodi ehe riguardano l’esercizio del ministero di insegnare, santificare e governare il popolo di Dio, tenendo anche presenti le nécessité di luogo e di tempo” non si riferiscono all’ istituzione del sesto anno di pastorale; possono riguardare l’in- serimento di particolari materie di indole “pastorale” nella ratio studiorum dei seminario. 80 SC, art. 72 a): Enchiridion Vaticanum, 6. 1430. 81 Aliotta, M. P. - Consoli, S. - Longhitano, A. - Zito, G. (a cura di), Studio Teologico S. Pao­lo, 60. 82 Aliotta, M. P. - Consoli, S. - Longhitano, A. - Zito, G. (a cura di), Studio Teologico S. Pao­lo, 64.

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