Folia Theologica et Canonica 1. 23/15 (2012)
IUS CANONICUM - Adolfo Longhitano, L’insegnamento delle discipline teologiche nella formazione dei seminaristi
L’INSEGNAMENTO DELLE DISCIPLINE TEOLOGICHE... 265 “a) la struttura stessa delle facoltà ecclesiastiche e l’organizzazione dei loro studi; b) mezzi adeguati perché ai gradi accademici ecclesiastici, soprattutto alla docen- za, sia attribuito il loro pieno valore; c) rapporti delle facoltà ecclesiastiche, in par- ticolare quelle di teológia, con le facoltà civili; d) rapporti tra la facoltà di filosofia e quella di teológia; e) rapporti tra gli studi prescritti per la formazione al sacerdo- zio e quelli relativi ai gradi accademici”13. Le risposte inviate dalle université e dalle facoltà ecclesiastiche furono riunite in quattro volumi. Il documento fu elaborato dopo un accurato lavoro di confronte fra i gruppi di studio costituiti a diversi livelli. A conclusione della parte introduttiva si indica con chiarezza il carattere provvisorio delle norme conte- nute nel documento e si fa notare: “a) che esse sono date ad experimentum, in modo ehe la futura costituzione apos- tolica possa beneficiare dei frutti abbondanti ehe una valida esperienza avrà, nel frattempo, provato; b) ehe, di conseguenza sono omesse le norme aventi carattere palesemente costituzionali [...]; c) che in queste norme non sono inclusi quei problemi ehe non sono stati discussi nell’incontro dei delegati e degli esperti [...] sia per mancanza di tempo, sia perché essi richiedono ancora un ulteriore studio, öltre la discussione di cui sono stati oggetto”14 15 16. Per quanto riguarda il nostro terna possiamo notare: 1) la conoscenza del misterei della salvezza è indicata non solo corne il fine al quale devono tendere gli studi, ma come il riferimento unitario di tutto l’insegnamento teologico, pur nel rispetto delle esigenze intrinseche dell’oggetto di studio di ogni disciplina”; 2) si avverte l’esigenza di dare precise indicazioni per “i programmi di studio delle facoltà teologiche nelle quali avviene anche la preparazione dei candidati al sacerdozio”. La distinzione fra i corsi dei seminaristi e quelli propriamente accademici è motivata con la nécessité di osservare “rigorosamente (...) cio ehe è prescritto nel decreto Optatam totius”'6-, 3) si raccomanda ai docenti di prestarsi un reciproco aiuto “perché le diverse discipline della facoltà non sembrino, agli occhi degli studenti, separate le une dalle altre, ma unite in un corpo organizzato e per evitare inutili ripetizioni”17. A tal fine si avanza Pipotesi di stabilire “programmi che fanno convergere più scienze interno ad uno stesso terna o a uno stesso soggetto, cercando di avvicinare e riunire le discipline aventi 13 NQ 1-13: Enchiridion Vaticanum, 3. 328-340. 14 NQ 13: Enchiridion Vaticanum, 3. 340. 15 NQ 27: Enchiridion Vaticanum, 3. 373 (30); Enchiridion Vaticanum, 3. 376. 16 NQ 33: Enchiridion Vaticanum, 3. 379. 17 NQ 36: Enchiridion Vaticanum, 3. 382.