Folia Theologica et Canonica 1. 23/15 (2012)

IUS CANONICUM - Géza Kuminetz, Alcune osservazioni sulla vocazione, sulsacerdozio e sulla formazione al sacerdozio

248 GÉZA KUMINETZ del tutto il valore l’essere sacerdotale. In seguito l'odierna scienza pedagogica non comporta un’approccio sui processo intero e vero dell'educazione (penso all’educazione integrale). Le tappe di questo processo non sono permutabili. Prima di tutto i primi educatori dei bambini sono i genitori stessi, poi i maestri e professori e, quindi, i sacerdoti. Fra questi fattori educativi deve vigere il coor- dinamento e l’armonia. Un’altra mancanza o debolezza della scienza pedagogi­ca di oggi è l’usanza di un’antropologia riduttiva, secondo la quale, l’uomo ha bisogno solo di qualcosa ehe sia in riferimento alia biológia e alia psicologia. Ma l’uomo appartiene essenzialmente anche al mondo dei valori: al mondo della verità, della morale e dell’estetica. Parliamo dei valori, cioè delle idee e degli ideali. Se l’uomo non conquista questo mondo, non trova la dignité, la pace, cioè la propria salvezza. Perché proprio il mondo spirituale trasforma la per­sona umana e la figura dei sacerdote. Percio lo scopo proprio della pedagógia consiste nello sviluppo del senso di responsabilité, ovvero dello stato e della coscienza morale e il vivere secondo gli ideali di vérité. Questa è la formazione integrale. In caso contrario l'educazione sáré una specie di addestramento. I. La vocazione in genere, la vocazione sacerdotale e Cristo come sommo sacerdote e vittima Ogni professione puö essere esercitata come una vocazione, se essa viene fatta con amore, segnatamente dalla realizzazione di quel valore morale insieme all’esercizio della vocazione.3 Questo comportamento fondamentale ha una conseguenza: durante la pratica di una vocazione emerge sempre di più 1’im- portanza della vocazione in sé, e diventa un fattore secondario lo scopo sogget- tivo dell'esercitante della vocazione (cioè fama, successo, richezza, ecc.). La consapevolezza e 1’amore alia propria vocazione contengono gli ideali e i dove- ri da realizzare. I più importanti sono i seguenti: 1) lo scopo essenziale: 1’adem- pimento della vocazione non si mostra nella carriera dell’individuo; 2) 1’onore della vocazione: si manifesta nel lavoro diligente, idoneo, coscienzioso e pro­fessionale, ovvero implica un lavoro e un lavoratore onesto. Quest’ attivité è ca- ratterizzata dai doveri etici specifici (il diritto non fa altro ehe difendere e pro- muovere 1’esecizio di tali valori); 3) 1’amore al lavoro: il lavoro non è soltanto un mezzo per sussistere ma anche un valore morale, il realizzatore della nostra personalité. Ogni tipo di lavoro fatto onestamente è onorevole; 4) il principio di liberté: ognuno puö e deve scegliere liberamente la sua vocazione e deve esercitarla entro i limiti prefissati dalla morale (professione ed etica sociale); 3 Cfr. Noszlopi, L., A szeretet lélektana és bölcseleté (La psicologia e la filosofia delTamore), Budapest 1944. 119-120.

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