Folia Canonica 12. (2009)
STUDIES - Luis Okulik: Significato e limiti della definizione di Chiesa sui iuris
80 LUIS O KULI K Tuttavia, questo fatto mostra la differenza ehe intercorre fra riconoscimento ed erezione di una Chiesa sui iuris. La suprema autorità della Chiesa ha l’esclu- siva facoltà di erigere, restaurare, modificare o sopprimere una Chiesa patriarcale58. Le menzionate prowisioni canoniche si reahzzano a mezzo della costi- tuzione di una struttura gerarchica, e questo vale per tutte le forme di Chiese sui iuris, dalla forma più sviluppata dei patriarcati aile forme minori e perciô ecclesialmente meno mature. Una Chiesa patriarcale viene eretta con la sua creazione oppure per elevazione di una Chiesa sui iuris già esistente da un grado inferiore al grado più alto. Tuttavia, la distinzione giuridica fra riconoscimento ed erezione non modifica il fatto ehe ogni Chiesa sui iuris dipenda im- mediatamente dalla Sede Apostolica senza ehe esista una autorità intermedia fra di esse ed il romano pontefice59. Di conseguenza, un patriarca e un sinodo di una Chiesa patriarcale costituiscono effettivamente un livello intermedio nel rapporto gerarchico ecclesiale tra l’eparca o vescovo diocesano ed il romano pontefice. E proprio per questa ragione ehe una Chiesa sui iuris non puô essere equiparata ad una conferenza episcopale, come delineata nel diritto canonico latino, giacché quest’ultima non costituisce un livello intermedio nel sopram- menzionato rapporto gerarchico. L’istituzione patriarcale è effettivamente vin- colata alla collegialità, ma non per questo puô essere equiparata — corne nep- pure puô esserlo l’istituzione sinodale delle Chiese orientali — alle conferenze episcopali latine, come fa chi afferma la loro simmetria concettuale aggiungen- do inoltre ehe queste sono tutte espressioni parziali di collegialità60. Lo sforzo per delimitare in maniera netta l’area di possibile somiglianza tra l’istituto patriarcale e le conferenze episcopali, operato da mold autori, soprattutto orientali, consente precisamente di mettere in luce il fatto ehe non sempre si puô affer- mare ehe le conferenze episcopali posseggano un loro proprio patrimonio socio-culturale e religioso, che sarebbe comune a tutte le Chiese ehe le com- pongono61. Questa affermazione potrebbe essere condivisa soltanto per quelle conferenze episcopali che sono costituite negli Stati che sono caratterizzati da una précisa identità nazionale e ehe hanno soprattutto una stessa lingua. No- nostante ciô, questi fattori etnici e linguistici non costituiscono le condizioni basilari per l’erezione di una conferenza episcopale a norma del diritto canonico latino; per le Chiese sui iuris, invece, quei fattori diventano la forma interiore della loro identità ecclesiale. Se poi l’approccio al confronto fra patriarcati e conferenze episcopali viene fatto in funzione della loro definizione quali raggruppamenti organici di Chiese particolari, occorre tener presente che il diritto canonico ha delineato queste realtà ecclesiologiche in due modi diversi, collocando l’istituto patriarcale sotto il titolo "De Ecclesiarum particularium coeti58 Cfr. CCEO, can. 57 § 1. 59 Cfr. CCEO, can. 175. 60 Cfr. A. Garuti, Patriarca d’Occidente? Storia e attualità, Bologna 2007, 107—125. 61 Ibid., 121.