Folia Canonica 12. (2009)

STUDIES - Georges Ruyssen: Forme istituzionali di collaborazione interrituale, ieri ed oggi

112 GEORGES RUYSSEN Per lo più, il c. 322/CCEO §4 prevede che gli statuti, par aver valore, de- vono essere approvati dalla Sede Apostolica. L’assemblea puó essere eretta o per tutta una nazione, come par esempio, l’Assemblea della Gerarchia Cattobca in Egitto o quella della Gerarchia Cattolica in Siria, o per una regione determina­ta, come per esempio per tutto il Medio Oriente. Ciö che importa è che la re­gione o nazione abbia delle caratteristiche socio-culturali, religiose e pastorali simili o comuni e ehe i vari gerarchi debbano affrontare delle sfide affini, come 1’essere minoranza cristiana, la discriminazione anzi la persecuzione, 1’emigra- zione, i rapporti con le autorità civili, la forte presenza delFIslam o delle Chiese ortodosse, 1’equilibrio geo-politico nella nazione o nella regione ecc. Non è af- fatto fortuito ehe le assemblée interrituali sono tutte situate nel Medio Oriente o in Iran dove il bisogno, anzi la necessità, di collaborare, di raggrupparsi e di costituire un fronte comune è sentito più fortemente62. La composizione e la convocazione : L’assemblea interrituale viene composta da membri di diritto e da membri a seconda se lo prevedano gli statuti. I membri di diritto sono: i patriarchi e gli arcivescovi maggiori, i metropol- iti delle Chiese metropolitane sui iuris, i metropoliti ed i vescovi eparchiali orientali e diocesani latini ehe esercitano la loro potestà sulla determinata nazio­ne o regione. E cosi ehe ritroviamo il patriarca latino di Gerusalemme nell’As- semblea degli Ordinari Cattolici di Terra Santa. Per quanto riguardo i gerarchi latini ehe sono equiparati ai vescovi diocesani, questi sono membri di diritto dell’assemblea: il prefetto apostolico, l’amministratore apostolico stabile ed il vicario apostolico (cc. 368 e 381 §2/CIC), quest’ultimo si incontra spesso nei paesi del Medio Oriente63. I membri a seconda se lo prevedano gli statuti possono essere tutti gli altri gerarchi del luogo delle diverse Chiese sui iuris, inclusa la Chiesa latina. Quelli sono membri solo e nella misura in cui gli statuti lo determinano. Tenendo presente il c. 984/CCEO §2, gli statuti potrebbero includere come membri dell’assemblea: l’esarca, l’amministratore apostolico64, il protosincello ed il sin- cello essendo gerarchi del luogo. Tenendo presente il c. 134/CIC §§ 1 e 2, gli statuti potrebbero anche includere come membri dell’assemblea: il vicario ge­nerale ed il vicario episcopale di una diocesi della Chiesa latina. 62 Secondo Pospishil le assemblée interrituali di gerarchi cattolici sarebbe un’istituzione tipica del Medio Oriente, nel senso che: « Outside the Near East, [the Eastern Catholic Bishops] form part of the national conference of Catholic bishops as ordinary or extraordinary members »; POSPI- SHIL, Eastern (nt. 58), 267. 63 Cosi il vicario apostolico dci latini di Aleppo, quello di Alessandria di Egitto, quello di Arabia (Aden) e quello di Beyrouth. Annuario Pontificio 20Í0, 1050 e 1051 64 In quanto riguarda la figura dell’amministratore apostolico a cui viene afFidata un’eparchia a sede piena oppure vacante, i sui diritti vengono determinati dalla lettera della sua nomina (c. 234/CCEO). Pótra tuttavia far parte dell’assemblea a seconda degli statuti.

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