Folia Canonica 12. (2009)
STUDIES - Georges Ruyssen: Forme istituzionali di collaborazione interrituale, ieri ed oggi
FORME ISTITUZIONALI DI COLLABORAZIONE INTERRITUALE... 111 tolici orientali del continente europeo si incontrano ogni anno in un raduno in- formale, chiamato Consilium Hierarcharum Orientalium Catholicorum Europae59. Accanto aU’incontro con i vescovi latini nella conferenza episcopale statunitense, i vescovi cattolici orientali degli Stati Uniti tengono annualmente nel mese di marzo un’incontro formale, chiamato Eastern Catholic Associates, intomo a delle questioni pastorali ed altri interessi comuni, come 1’educazione religiosa60. II c. 322/CCEO comporta 4 paragrafi. II primo paragrafo íratta dell’erezione, della composizione e della finalità dell’assemblea interrituale. §1. Dove sembri opportuno a giudizio della Sede Apostolica, i Patriarchi, i Metro- politi delle Chiese metropolitane sui iuris, i Vescovi eparchiali e, segli statuti lo compor- tano, anche tutti gli altri Gerarchi del luogo delle diverse Chiese sui iuris, anche della Chiesa latina, che esercitano la loro potestà nella stessa nazione o regione, devono essere convocati dal Patriarca o da altra autorità designata dalla Sede Apostolica alle assemblée periodiche nei tempi stabiliti, affinché in uno scambio luminoso di prudenza ed esperien- za e mediante un confronto di pareri nasce una santa cospirazione di forze per il bene co- mune delle Chiese, con cui favorire l’unità di azione, aiutare le attività comuni, pro- muovere più speditamente il bene della religione ed inoltre osservare più efficacemente la disciplina ecclesiastica. L’erezione: Se OE n° 4 e CD n° 38, 6 raccomandavano caldamente ai vari gerarchi la costituzione di tali assemblée ed incontri interrituali, il c. 322/CCEO §1 inizia tuttavia con la premessa che l’erezione di un’assemblea interrituale viene sotto- posta al giudizio della Sede Apostolica che deve valutare l’opportunità di taie assemblea. “La Sede Apostolica dopo aver vagliato tutte le considerazioni attinenti, sia dalle informazioni raccolte tramite il Rappresentante pontificio o altre vie opportune sia dai suggerimenti degli stessi Gerarchi interessati, decide la costituzione o meno [dell’assemblea interrituale].”61 59 Ne fanno parte tutti i gerarchi di tradizione bizantina in Europa, il gerarca armeno cattolico di Parigi e quello maronita di Cipro. L’ultimo incontro del 2009 ha avuto luogo a Mukacevo in Ucraina. 60 M. KUCHERA, The Juridical Rapport between the Oriental Churches in the Diaspora in North America. Experiences and Perspectives, in Nuove terre e nuove Chiese. Le comunità di fedeli orientali in diaspora, Atti del Convegno, 23-25 aprile 2005, Istituto «S. Pio X» Studium Generale Marcianum, L. Okulik (a cura di), Venezia [2008], 192: “The Eastern Catholic Associates, this is the national organization of all Eastern Catholic Bishops in the United States, diocesan bishops together with their equivalent in law and auxiliary bishops are members. The Association represents the Armenian, Chaldean, Maronite, Melkite, Romanian, Ruthenian, Syro-malabar and Ukrainian Churches. There is also the potential for representation of the Syriac and Russian Churches, even without a bishop member since they presently have no established hierarchy in the United States.” Si veda anche: J. Abbass, Assemblies of Hierarchs for Eastern Catholic Bishops in the Diaspora, in Studia Canonica 40 (2006) 2, 371-396. 61 Commento (nt. 54), 284.