Folia Canonica 11. (2008)

PROCEEDINGS OF TENTH INTERNATIONAL CONFERENCE. "Questioni attuali intorno al Battesimo" Budapest, 4th February 2008 - Péter Szabó: La validita del battesimo amministrato da un pagano nelle discipline delle Chiese orientali

244 PÉTER SZABÓ Questa visione —per certi versi simile a quella deU’ecclesiologia di S. Cipria- no"— ritiene che lo Spirito Santo svolga la sua attività sacramentelle rigorosa- mente solo entro l’ambito della «Chiesa canonica», e cioè entro quella sussistente nella fede ortodossa. La conseguenza necessaria di tale tesi fondamentale è che una cerimonia svolta da una persona non incorporata nella Chiesa non è in gra­do di trasmettere il dono dello Spirito e, quindi, il battesimo amministrato da un pagano non puô mai essere valido. Secondo Panagiôtês Trembelas, mentre la vita privata del ministro e la sua eventuale indegnità non influiscono per nulla sull’azione dello Spirito nell’atto sacramentale, si richiede come «conditio sine qua non» per la validità ehe il ministro abbia la manifesta intenzione di celebrare cio ehe la Chiesa celebra nel sacramento e, quindi, proclamare la sua fede, espressa nelle parole e nei gesti sta­biliti.’2 Gli au tori ortodossi sono concordi nel ri tenere che la tesi della dottrina cattolica secondo cui anche un pagano è in grado di amministrare il battesimo, sia la conseguenza dell’esaltazione unilaterale dell’atto esteriore dei sacramen­to.11 12 13 Al contrario di questa visione, ovviamente motivata dall’ansia di procurare il battesimo nel modo più sicuro per tutti anche nelle situazioni estreme, la tradizione orientale non riconosce taie possibilità. Infatti, per essa il ministro, invece di fungere da semplice «causa Strumentale», dev’essere sempre «una per­sona investita dallo Spirito Santo».14 Giova ricordare di nuovo a questo punto ehe la dottrina attuale secondo cui chiunque puó amministrare il battesimo non è stata da sempre pacifica neanche in Occidente. Per dimostrarlo, öltre al brano succitato di Girolano, basta fare riferimento alia questione dubbia della donna quale ministro dei battesimo in caso di estrema necessità. Infatti, la donna ricevette il primo riconoscimento uf- ficiale come ministro dei sacramento solo con papa Urbano II, nel 1094.15 Laposizione più rigorosa di S. Basilio Magno, la quale sembrava riconoscere come valido solo il battesimo amministrato da persone ordinate,’6 per lo meno nella Chiesa bizantina è stata attenuata. II can. 51 del patriarca Nikëforos (seco- lo IX) documenta ehe il battesimo di neccessità amministrato da un laico (di fede ortodossa) fu ormai considerato valido.17 11 Cf. A. Carpin, Battezzati nett’unica vera Chiesa? Cipriano di Cartagine e Ia controversia battesi- male, Bologna 2007; M. Pellegrino, Cipriano, vescovo di Cartagine - Santo, in Encidopedia cattolica, III, Città del Vaticano 1949, 1689-1690. 12 P. Trembelas, Dogmatique de l’Église orthodoxe catholique, tom. Ill, Bruges 1968, 45—46; védi: Salachas 97. 13 Cosí Ch. Androutsos, Dogmatiké tés Orthodoxou Anatolikês Ekklêsias, Athênai 1907, 534, cit. Salachas 97. 14 Salachas 94. 15 II diritto nel mistero della Chiesa, III, Lafunzione di santificare, ecc... (Quademi di Apollinaris 10), Roma T 992, 74. 16 Cf. nt. 5, supra. 17 luris ecclesiastici Grœcorum historia et monumenta, curante I.-B. Pitra, II, Romæ 1868, 329; cf. Salachas 95.

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