Folia Canonica 11. (2008)
PROCEEDINGS OF TENTH INTERNATIONAL CONFERENCE. "Questioni attuali intorno al Battesimo" Budapest, 4th February 2008 - Péter Szabó: La validita del battesimo amministrato da un pagano nelle discipline delle Chiese orientali
242 PÉTER SZABÓ Prima di iniziare, devo fare due precisazioni importanti. L’oggetto di questo studio, da una parte, si limitera alla valutazione di una sola delle qualità del «minister» del battesimo: il suo «stato sacramentale-ontologico». Dali’altra parte, nella missione della Chiesa, il battesimo è di importanza centrale: cosí la relativa dottrina, e non di meno la prassi coerente ehe ne scaturisce, si ripercuote sulla medesima. Questo fatto richiede una certa cautela e ponderatezza. Tenendo conto di questa esigenza, le mie osservazioni in questo studio tenderanno ad essere piuttosto delle semplici proposizioni per ulteriori riflessioni ehe affer- mazioni sicure. 1. Le fonti giuridiche Come sappiamo, sin dal secolo III nella Chiesa si è svolta una discussione vivace circa la validità del battesimo eterodosso. Il nucleo di questa riflessione gi- rava proprio intomo alia questione delle qualità minime necessarie da parte di chi amministra il sacramento.1 Invece, la questione deU’amministrazione di questo sacramento da parte di una persona non battezzata veniva trattata all’e- poca al massimo in modo indiretto. S. Girolano scrisse in merito: «In caso di necessità, sappiamo ehe anche i laici possono conferire [il battesimo] come uno riceve cost pud anche dare».2 La motivazione appena riferita ha portato a dubitare per parecchio tempo della validità del battesimo amministrato da chi non abbia ancora ricevuto lo Spirito Santo nel battesimo.3 Lo stesso S. Agostino era dell’opinione che, in fin dei conti, solo l’autorità di un grande Concilio avrebbe potuto definire la questione.4 S. Basilio Magno, come si puô dedurre dalle osservazioni esplicate nel suo «primo canone», da parte sua, non riconobbe la validità nemmeno del battesimo amministrato da laici ortodossi.5 Anche se la relativa fonte non esplicita la conclusione, da questa sua affermazione evidente- mente segue che egli a fortiori doveva considerare nulla una cerimonia eseguita da un pagano. 1 G. Barreille, Baptême d’après des les Pères grecs et latins, in Dictionnaire de théologie catholique, A. Vacant-E. Mangenot (dir.), II, Paris 1905, 178-218; H. G. Wood, Baptism [Later Christian], in Encyclopœdia of Religion and Ethics, J. Hastings (ed.), vol. VII, Edinburgh 1914, 390 ss.; V. Parlato, Il problema della validità dei sacramenti, amministrati da eretici e scismatici in alcune fonti orientali del IV e Vsecolo, in Folia Canonica 1 (1998) 55—69. 2 PL 23, 164-165. 3 J. Saraiva Martins, I sacramenti dell’iniziazione cristiana, Roma 1988, 161. (Per una sintesi più dettagliata delle fonti antiche più rilevanti vedasi: BARREILLE, op. cit.) 4 Cf. PL 43, 71-72. 5 Vedasi: Commissione per la redazione del Codice di diritto canonico orientale, Fonti, fase. IX: Discipline générale antique (IVe—IXe s.), P.-P. Joannou (par), tom. Il: Les canons des Pères Grecs, Grottaferrata 1963, 97; cf D. Salachas, L’iniziazione cristiana nei Codici orientale e latino, Roma—Bologna 1992, 94—95; PARLATO 61. (Per una breve esposizione limpida dello sfondo ecclesiologico di taie valutazione v. Parlato 65-66.)