Folia Canonica 11. (2008)
PROCEEDINGS OF TENTH INTERNATIONAL CONFERENCE. "Questioni attuali intorno al Battesimo" Budapest, 4th February 2008 - Myriam Tinti: La rilevanza del battesimo per la sacramentalita del matrimonio
BATTESIMO E SACRAMENT ALIT À DEL MATRIMONIO 237 Il Concilio Vaticano II dice che il matrimonio è “immagine e parteci- pazione del patto d’amore di Cristo e della Chiesa”19 aggiungendo all’idea di immagine o simbolo la novità della “partecipazione” del patto Cristo-Chiesa. La realtà ehe Cristo ha assunto per levarla ad immagine e partecipazione dei suo patto d’amore con la Chiesa è proprio il patto coniugale, vale a dire il patto di amore e fedeltà in virtù del quale un uomo e una donna per un atto libero di volontà irrevocabile si impegnano alla comunità di vita e d’amore in ordine alla procreazione, costituendo cosi fra di loro una alleanza d’amore e di fedeltà, un vincolo sacro che mantiene in vita il loro impegno indipendentemente dalle susseguenti vicissitudini del proprio arbitrio. Le disposizioni spirituali sogget- tive dei nubendi non hanno incidenza in questo ordine profondo, di realtà salv- ifiche ed escatologiche stabilito da Cristo. Cristo, dunque, non ha stabilito altre condizioni öltre il battesimo e il matrimonio valido per attuare ontologicamente questa trasformazione elevatrice del- l’amore coniugale. Le altre condizioni soggettive riguardano soltanto l’ordine della santificazione attuale personale dei contraenti. Esigere, quindi, altre condizioni öltre il battesimo e il matrimonio valido sarebbe ridurre il disegno salvifico di Cristo ad una casistica inesauribile e inaccettabile. Per amministrare e ricevere validamente il sacramento del matrimonio basta la partecipazione ontologica nel sacerdozio di Cristo mediante il battesimo. Il battezzato ha in sé, in modo irrinunciabile ed incancellabile la capacità sacerdotale necessaria per essere ministro e soggetto del sacramento del matrimonio. Si legge nella Gaudium et Spes che l’“autentico amore coniugale è assunto nelTamore divino ed è sostenuto e arricchito dalla forza salvifica della Chiesa”, è evidente che pure i cristiani peccatori e quelli ehe non hanno alcun rapporto esteriore con Cristo e con la Chiesa possono avere un “autentico amore coniugale” ehe si esprime nell’atto di reciproca donazione propria dei patto coniugale. Pure questi coniugi cristiani hanno 1’esigenza ontologica radicata nel carattere battesimale di essere “roborati e quasi consacrati da uno speciale sacramento”. E tutto un piano grandioso di elevazione dell’autentico amore coniugale dei rigenerati in Cristo ehe fa si che il patto coniugale, vale a dire l’irrevocabile consenso personale di donazione ed accettazione definitiva di se stessi come marito e moglie, sia a sua volta un atto di culto della Nuova Alleanza uno dei sette gesti fondamentali di culto stabiliti da Cristo nell’economia del Nuovo Testamento. Sappiamo ehe la Jede attuale non è un requisito necessario per poter amministrare e ricevere validamente i sacramenti, almeno alcuni di essi. Il battesimo puô essere amministrato da un pagano non credente e puô essere ricevuto da un bambino incapace di atti umani. La fede dei ministro o nel soggetto dei sacramenti non è un requisito postulato dalla natura stessa dei sacramenti. 19 GS 48.