Folia Canonica 11. (2008)

PROCEEDINGS OF TENTH INTERNATIONAL CONFERENCE. "Questioni attuali intorno al Battesimo" Budapest, 4th February 2008 - Myriam Tinti: La rilevanza del battesimo per la sacramentalita del matrimonio

BATTESIMO E SACRAMENTALITÀ DEL MATRIMONIO 233 3. Il grado più elevato di fermezza lo ha il matrimonio rato e consumato Nel rapporto contratto-sacramento la consummatio, nel senso tecnico-canon- ico dei termine, ha una incidenza molto rilevante. Da sottolineare innanzitutto ehe la consumazione in senso tecnico presuppone, come requisito essenziale, il battesimo di entrambi i coniugi. Perciô l’attività sessuale fra coniugi non bat- tezzati o fra coniugi dei quali solo uno è battezzato, anche se seguita da prole, non produce l’effetto teologico-canonico della consumazione. II matrimonio dei battezzati (rato) se consumato acquista, cosi, un grado di assoluta saldezza. II can. 1141 sintetizza la dottrina della Chiesa al riguardo, già matura aU’inizio del secondo millennio: “II matrimonio rato e consumato non puo essere sciolto da nessuna potestà umana e per nessuna causa, eccetto la morte”. Proprio perché i coniugi cristiani per la consumazione divengono una caro, le proprietà essenziali dell’unità e dell’indissolubilità del loro matrimonio che già “per ragione del sacramento ottengono una peculiare stabilita” (can. 1056), per la consumazione l’“una caro” (l’unità) si rende assolutamente indivisibile e quindi il vincolo matrimoniale assolutamente indissolubile. I grandi autori medioevab affermano con chiarezza ehe la consumazione non appartiene alla essenza dei sacramento, tuttavia lo integra e lo perfeziona nella linea della significazione, in quanto perfectius significat unionem Christi et Ecclesia. Abbiamo detto ehe il rapporto fra contratto e sacramento, nei battezzati, è retto dai due principi di identità e di inseparabilità. Sui principio dell’identità si fonda la competenza della Chiesa sui contratto matrimoniale dei battezzati. Invece sui principio dell’inseparabilità si basa la com­petenza della Chiesa sui matrimonio di tutti i battezzati, senza eccezione, anche sui matrimonio dei cattolici ehe hanno perso la fede e si sono distaccati dalla Chiesa, nonché dei battezzati appartenenti a comunità ecclesiali nelle quali viene negata ufficialmente la sacramentalità del matrimonio14. Mentre, perô, il principio dell’identità non è mai stato contestato, nei tem­pi recenti, muovendo dalle nuove urgenze pastorali nel mondo secolarizzato, il principio dell’inseparabilità, è stato fortemente messo in discussione nel perio­do postconciliare, sia nella dottrina, sia anche da parte degli organi ufficiali del­la Chiesa15. Essendo tanti i battezzati ehe non hanno alcun rapporto con la Chiesa e ehe non conservano alcuna traccia di fede cristiana, il principio dell’inseparabilità crea, infatti, gravi difficoltà, soprattutto di ordine teologico, dato ehe non sem- bra possibile che in questi battezzati senza fede si possa effettuare il sacramento. 14 Cfr. U. Navarrete, in Matrimonio e disciplina ecclesiastica, Milano 1996, 9-30. ls Cfr. G. Bertolini, Intenzione coniugale e sacramentalità del matrimonio, Padova 2008, vol. I, 68.

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