Folia Canonica 11. (2008)

PROCEEDINGS OF TENTH INTERNATIONAL CONFERENCE. "Questioni attuali intorno al Battesimo" Budapest, 4th February 2008 - Myriam Tinti: La rilevanza del battesimo per la sacramentalita del matrimonio

230 MYRIAM TINTI 2. e il principio dell’inseparabilità tra contraito naturale e sacramento: in fbrza di questo principio fra battezzati non puô darsi un patto coniugale valido ehe non sia per ciô stesso sacramento. Da questi principi derivano due conseguenze di grande portata giuridica: a. la esclusiva competenza della Chiesa nel matrimonio dei battezzati “salva la competenza delFautorità civile circa gli efFetti puramente civili dei medesi- mo” (can. 1059). b. le proprietà essenziali del matrimonio naturale, unità ed indissolubilità, “nel matrimonio cristiano conseguono una peculiare stabilità in ragione dei sacramento” (can. 1056). Questa peculiare stabilità viene ulteriormente consolidata tramite l’atto del­la consumazione “al quale il matrimonio è ordinato per sua natura e per il quale i coniugi divengono una sola carne” (matrimonio rato e consumato) (can. 1061 §1). Quale è il momento in cui si verifica il sacramento? E owio ehe il problema si pone riguardo al sacramento in senso stretto e cioè in quanto segno efficace di grazia. Sin daU’inizio della Scolastica la “ratio sacramenti” è stata identificata con il “fieri” o momento costitutivo dei matrimonio. Anche nella disputa fra le scuole parigina (Pietro Lombardo3) e bolognese (Graziano4) sui momento cos­titutivo dei matrimonio, l’identità fra “fieri” dei matrimonio e “ratio sacramen­ti” si presupponeva come punto fermo. Lo stesso atto di volontà che fa nascere un matrimonio determinato diventa eo ipso sacramento, vale a dire segno efficace di grazia, se i due contraenti sono battezzati. Se il matrimonio è stato celebrato fra due non battezzati, il matrimonio si trasforma in sacramento per il fatto stesso dei battes- imo dei due coniugi. Ma il sacramento del matrimonio, ha un duplice significato misterico: la grazia ehe produce e 1’unione sponsale di Cristo con la Chiesa sua sposa. Il primo significato si verifica soltanto nel segno sacramentale, il quale si identifica, come abbiamo visto, con il patto consensuale ehe mette in esistenza il matrimonio; il secondo invece si protrae nel vincolo sacro di fedeltà e d’amore con cui risultano uniti i coniugi cristiani. Il Bellarmino serive: “Il sacramento del matrimonio puô essere considerato in due modi: 1’uno nel suo farsi (dum fit); 1’altro nella sua permanenza (dum per­manet), dopo ehe è stato fatto. Il matrimonio infatti è simile aU’Eucarestia, la quale è sacramento non solo nel momento della consacrazione (dum fit) ma an­3 Pietro Lombardo, Lib. IVSent., dist. 27, c.3—4. * C. 27, q. 2, c. 2.

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