Folia Canonica 11. (2008)
PROCEEDINGS OF TENTH INTERNATIONAL CONFERENCE. "Questioni attuali intorno al Battesimo" Budapest, 4th February 2008 - Agostino Montan, "Formule teologiche": Variabilita e limiti nella dottrina e diritto sacramentale
«FORMULE TEOLOGICHE» VARIABILITÀ E LIMITI 195 tale alla morte e resurrezione di Cristo» (OICA, Prae., 8). Il secondo significato è un concetto che matura nell’epoca moderna e contemporanea. L’atten- zione è rivolta agli adulti che iniziano il loro cammino di fede e di conversione, e all’aiuto ehe viene loro offerto nella preparazione e, a tempo opportuno, ricezione fruttuosa dei sacramenti (OICA, Prae., 1). Il cammino di iniziazione ha corne punto di riferimento la possibilità di accedere all’eucaristia, centro e fine di tutta la vita sacramentale. Relativamente all’ordine dei sacramenti dell’iniziazione, il Codice ribadisce la duplice prassi occidentale: per quanto concerne l’iniziazione cristiana degli adulti, il c. 866 stabilisce ehe «Fadulto che viene battezzato, se non si oppone una grave ra- gione, subito dopo il battesimo riceva la confermazione e partecipi alla cele- brazione eucaristica, ricevendo anche la comunione»; per quanto concerne Finiziazione dei bambini, questi sono battezzati «entro le prime settimane» dopo la nascita (c. 868, § 1), cui deve seguire, con la loro crescita, all’età stabilita (cc. 891; 913-914), la recezione degli altri due sacramenti, la confermazione e l’eucaristia, da inserire nelFambito del catechismo. Il Catechismo della Chiesa Cattolica, in riferimento ai bambini, paria di «catecumenato post-bat- tesimale» (n. 1231). Anche il Codice dei canoni delle Chiese orientali (CCEO) afferma lo stret- to legame esistente tra i tre sacramenti dell’iniziazione cristiana (cc. 695, § 1 e 697). Secondo la dottrina e la prassi della Chiesa antica, Foriente considera il battesimo, la crismazione dei santo Myron e la comunione data a qualsiasi neofita — adulto o bambino - una celebrazione unitaria e indivisibile delFingresso nella vita in Cristo (c. 697). Questa prassi, unitaria e indivisibile, è da ripristinare in quelle Chiese orientali dove lungo i secoli è stata mutata. 6.2 — Battesimo, confermazione, eucaristia nel Codice dei 1917. II Codice pio- benedittino (1917), non conosceva né il termine né il concetto di iniziazione cristiana. Ciô non sorprende, perché è nei primi decenni del sec. XX che, tra gli storici, i liturgisti e i teologi, matura la consapevolezza deli’unità dei tre sacramenti dell’iniziazione, viene riscoperto il catecumenato antico e si awerte l’urgenza di rivedere e intensificare Fitinerario per diventare cristiani. I canoni del Codice del 1917 riguardanti i sacramenti del battesimo, della confermazione e dell’eucaristia, riflettono le concezioni proprie dell’epoca. I tre sacramenti sono considerati ciascuno in modo autonomo e separato. Le norme mirano a garantire la validità oggettiva e Fefficacia di ciascun sacramento secondo la concezione allora dominante e riguardano la «materia», la «forma», il ministro, il soggetto, i padrini, l’annotazione e prova dei sacramento conferito. Per quanto riguarda il ministro e il soggetto i canoni sanciscono le condizioni minime ad essi richieste: colui che lo «amministra» deve avere il corrispondente potere e Fintenzione di «fare ciô ehe fa la Chiesa»; il «ricevente» deve essere libero da impedimenti. La critica posteriore farà notare che non potevano essere ignorati né l’aspetto di iniziazione dei tre sacramenti, né il loro reciproco legame. Occorreva, inoltre, dare rilevanza sia alla prospettiva personale (la fede)