Folia Canonica 11. (2008)

PROCEEDINGS OF TENTH INTERNATIONAL CONFERENCE. "Questioni attuali intorno al Battesimo" Budapest, 4th February 2008 - Agostino Montan, "Formule teologiche": Variabilita e limiti nella dottrina e diritto sacramentale

196 AGOSTINO MONTAN e liturgica dei riti sacramentali, sia ai loro legami con il contesto più ampio del­la vita ecclesiale. 6.3 - Direttive e indicazioni dei concilio Vaticano II. La questione delTiniziazio- ne cristiana è affrontata in più documenti. Nella costituzione Sacrosanctum con­cilium (4 dicembre 1963) sono contenute direttive ehe interessano soprattutto 1’ambito liturgico: ripristino dei catecumenato degli adulti (n. 64), revisione dei riti dei battesimo degli adulti e dei bambini (nn. 64, 65, 66, 67), revisione dei rito della confermazione cosi ehe abbia a «risultare più chiara 1’intima connes- sione di questo sacramento con Tintera iniziazione cristiana» (n. 71). Nella cos­tituzione dogmatica sulla Chiesa, Lumen gentium (21 novembre 1964) è pre­sente una importante riflessione teologica sui sacramenti delTiniziazione (n. 11). Nel n. 26 si trova TafFermazione ehe i vescovi «sono i ministri originari (originarii) della confermazione», formula ehe consente di assumere la duplice tradizione ecclesiale, quella delle Chiese orientali (per queste Chiese «tutti i presbiteri possono amministrare validamente la crismazione dei santo Myron»: CCEO, c. 696, § 1) e quella della Chiesa latina («ministro ordinario della con­fermazione è il vescovo»: c. 882). Il vescovo è ministro originario, non “esclu- sivo” della confermazione. Nel decreto suile Chiese orientali cattoliche Orientalium ecclesiarum (21 novembre 1964) il concilio «conferma e Ioda e, se occorre, desidera ehe venga ristabilita Tantica disciplina dei sacramenti vigente presso le Chiese orientali» (n. 12), riconosce inoltre come pienamente legittima la prassi delle Chiese orientali secondo cui «i presbiteri hanno il potere di con- ferire questo sacramento [la confermazione] usando il erisma benedetto dal pa- triarca o dal vescovo» (n. 13). II decreto sull’attività missionaria della Chiesa Ad gentes (7 dicembre 1965) contiene la descrizione précisa di ciô ehe deve essere il catecumenato sottolineando la sua dimensione ecclesiale (n. 14). II testo cosi conclude: «Nel nuovo codice sia definito chiaramente lo stato giuridico dei catecumeni. Infatti essi sono già uniti alia Chiesa, appartengono già alla famiglia di Cristo, e non raramente vivono già una vita di fede, di speranza e di carità» (ivi). II decreto Christus Dominus sulTufficio pastorale dei vescovi (7 dicembre 1965), ricorda ai pastori ehe è loro compito «ripristinare o meglio adattare ai nostri tempi Tistituzione dei catecumeni adulti» (n. 14). Le indicazioni dei concilio Vaticano II si collocano sui piano dei principi e si possono cosi riassumere. L’iniziazione cristiana si compie attraverso Tinsieme di tre sacramenti strettamente uniti tra loro: il battesimo, la confermazione e Teucaristia. I tre sacramenti stanno a fondamento di ogni vita cristiana, sono «i sacramenti delTiniziazione cristiana - initiationis Christianae sacramenta» (AG 14). Sono richiesti per la piena maturità cristiana dei fedeli. II percorso (tirocinium) di iniziazione cristiana deve avere una comprensione unitaria, anche sui piano pastorale. Le differenti tradizioni presenti nella Chiesa, riguardanti l’età, Tor- dine dei tre sacramenti, il ministro della confermazione, sono legittime. L’eucaristia va considerata come il sacramento ehe porta a pienezza Tiniziazione

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