Folia Canonica 10. (2007)

STUDIES - Géza Kuminetz: Sándor Horváth O.P. come tomista e filosofo del diritto e il diritto naturale come parola chiave della filosofia del diritto

SÁNDOR HORVÁTH O.P. COME TOMISTA E FILOSOFO 67 La forza di capacità di conoscere il proprio essere è capace di mostrare le di- sposizioni della legge perenne e in ciö la persona “ancora” la propria libertà. Horváth, in conclusione, vede le cause del carico del sistema giuridico nel diritto naturale e nelle leggi perenni basilari trascendentali. Cosi nella volontà salvifica di Dio vede il diritto nelle circostanze “della sua natura”: “ogni legge, ogni nor­ma particolare trova la consistenza e il centro nelle leggi perenni, in modo ehe la copia delle idee di Dio spinga suile opere umane nel mondo morale. Questa è la superbia dell’uomo cristiano, Tonore e la gloria sopra ogni potenza terrena. Que­sta è una lettera di libertà di cui il possessore puô attraversare la convinzione ehe nessuno è servo, ma tramite la realizzazione e il servizio nel progetto di Dio è di- ventato libero nella società umana. Una lettera di libertà fatta in questo modo non possono averle coloro che rappresentano l’idea della mente autonoma”.103 In conclusione si puô dire ehe alla base del diritto e del sistema giuridico c’è la figura di Dio ehe è il principio e 1 ’idea della vita, la sorgente della morale.104 V. LA PECULIARITÀ E L’ATTUALIZZAZIONE DEL PENSIERO DEL DIRITTO NATURALE DI SÁNDOR HORVÁTH O.P. Sándor Horváth non ha pensato come un giurista (non ha conseguito nessun diploma in giurisprudenza) ma ha pensato al sistema giuridico come filosofo e teologo. Questo suo pensiero è stato fondamentale nella ricerca della filosofia del diritto. Ha una concezione circa i termini giuridici, ma nell’approfondire il tema rimane piuttosto come “osservatore estemo”. La realtà la “descrive senza pregiudizio” in modo da poter conoscere le cause e le basi. Nella ricerca delle ca­use del sistema giuridico (secondo le quattro cause di Aristotele) le rapporta aile categorie basilari. Si puô notare che il suo pensiero sul diritto della natura è una visione sistematica, unitaria e sintetica. Ha rapresentato un modello di sistema del diritto filosofico. Anch’egli ne è consapevole di cio, dato che con una tale esi- genza si è mostrata a questa problematica facendo vedere l’esigenza di una strut- tura basilare e funzionale del sistema giuridico.105 Prima di potere vedere come riassunto laparticolarità e l’attualitàdel suo pensiero, dobbiamo ricordare quelle linee che Horváth opero nel suo lavoro: 1) La prima cosa importante sono stati i principi generali. I particolari gli interessavano di meno, dato ehe nel generale 103 Horváth, S., A természetjog rendező szerepe, [Il ruolo di organizzazione del diritto na­turale] Budapest 1941, 65. 104 Cfr. “Lex aetema est ratio divinae sapientiae, secundum quod est directiva omnium ac­tuum et motionum” (I-II, 93.1 ) e in Horváth, S., Örök törvények, [leggi perenni] 518-524. 105 Horváth, S., A természetjog rendező szerepe, [II ruolo di organizzazione del diritto na­turale] Budapest 1941,. 68. “Abbiamo visto come la materia nell’uomo si debba organizzaree abbiamo ricercato tutte le forme possibili per la realizzazione di taie organizzazione”.

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