Folia Canonica 10. (2007)

STUDIES - Géza Kuminetz: Sándor Horváth O.P. come tomista e filosofo del diritto e il diritto naturale come parola chiave della filosofia del diritto

68 GÉZA KUMINETZ troviamo in modo implicito anche il particolare. Ha posto un particolare accento nella visione chiara dei concetti basilari, dato che la conoscenza delle basi puö essere vera fonte (a seconda del tempo) per l’esercizio (pmdentia monastica et politica). Le particolarità che sono proprie dei principi basilari le lascia aile mani dei più esperti in materia e in particolar modo ai giuristi, agli economisti e ai poli­tici. Non vuole intromettersi “all’intemo” della scienza. Con questo riconosce la relativa autonómia delle scienze ausiliari. Non vuole fare il tutore.106 Il modo di avvicinarsi al téma di Horváth è quello della filosofia ed in esso la particolarità speculativa e sistematica; 2) Usa una terminológia propria, anche se alla base vi sono le categorie ermeneutiche ed euristiche di San Tommaso. In modo partico­lare il concetto di diritto naturale che è la chiave di un concetto nel pensiero filo- sofico cristiano e nell’insegnamento della chiesa cattolica. Suo discepolo - György Zemplén - visionario solitario, lo considera come una persona con una grande capacité intuitiva ehe a causa di “un grande carico” e di alcuni suoi pen- sieri, è stato costretto a rielaborare un nuovo concetto di sistema. Assimila le idee, le conoscenze e le esperienze, corne ad imprimerli nella sua persona in modo da essere verità di vita.107 La conseguenza di cio è data dalla visone generale del retroscena. Per questo le sue idee all’intemo del sistema non si possono confutare. Al masimo solo in parte possono essere confutabili costruendo altre categorie e usandole in una ri- flessione filosofica-teologica nella problematica del sistema giuridico; 3) la voce di Sándor Horváth è una voce particolare che per comprenderla ci vuole una capcità speculativa ed esige un digrossare filosofico. Perciô pochi riescono ad assimilare la ricchezza dei suoi pensieri. Non gli è dato uno stile letterario facile. Allo stesso modo Zemplén serive che non sarebbe male se ci fosse un qualcosa ehe introducesse ai “segreti delle opere” di Horváth: “penso ad un opera che par- tendo dalle fondamenta illumini i principi del sistema. Se mancassse una cosa tale, ho paura che in questo mondo pieno di pensieri, i suoi non portino frutto che invece meriterebbero da un punto di vitsa obbiettivo un grande valore”.108 Le particolarità del pensiero sul diritto naturale di Sándor Horváth partono 106 Cfr. Gaudium et spes n. 36. 107 “La verità non è la realtà senza vita, come una riproduzione fotografica, ma è vita secon- do la convinzione dell’uomo e tutte le sue capacità sono attratte da quell’oggetto. La particola­rità della verità si mostra nelle idee,... e questa solo allora si conclude e porta a veri risultati, se i sensi, le sensazioni e Ia passione interna ed estema e il volere e l’intelletto attravresano il fuo- co della purificazione, solo allora la verità sarà di nostra propriété, solo senon l’intelletto, ma i fattori della vita spirituale si assopigliano e secondo il suo modo ogni capacità dà la sua appro- vazione per quanto riguarda l’oggetto”. (Horváth, S., Örök eszmék, [ideali perenni] 9.) 108 ZEMPLÉN, Gy., Horváth: Örök eszmék, [ideali perenni] (recensione e presentazione del libro) in Bölcseleti közlemények [Comunicati filosofici] n. 10, 117. Horváth Sándor emlékeze­te, [A ricordo di Sándor Horváth], in Vigilia 22 (1957) 201.

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