Folia Canonica 10. (2007)

STUDIES - Géza Kuminetz: Sándor Horváth O.P. come tomista e filosofo del diritto e il diritto naturale come parola chiave della filosofia del diritto

SÁNDOR HORVÁTH O.P. COME TOMISTA E FILOSOFO 65 le, ma invece non tutte le norme morali naturali sono norme del diritto naturale. Questo concetto di base significa che il diritto ha un stretto rapporte con la mora­le, dato che ne è parte integrale. Il diritto è come una difesa per l’arbitrio del sin- golo e dell’altro, ovvero pretende una specie di “minimo” morale. Horváth, du­rante l’analisi naturale umana ha definito alcune leggi, norme morali basilari (naturali). Qui vogliamo solo rimandare a quanto già detto. Se rapportiamo “il catalogo delle leggi naturali” di Horváth con una riflessione teologica odiema con un catalogo del diritto naturale, possiamo notare alcune somiglianze di con- tenuto con l’osservazione ehe Horváth ripone in queste righe la somiglianza di Dio con la dignità personale.97 Possiamo dire le seguenti cose nel rapporte fra diritto e morale: 1) Il diritto e la morale possono essere separati tra di loro, ma non sono realtà indipendenti (autonómia relativa); 2) Un semplice sistema giuridico non è capace di regolare una configurazione societaria, perché: 3) il singolo e la société nella realizzazio- ne personale, il diritto è obbilgatorio ma non è necessario come condizione. Giocano un ruolo molto importante i fattori morali e l’educazione. Naturalmente è im astrazione logica l’espressione “semplice diritto”, dato che in ogni azione giuri- dica del singolo giocano sempre un molo importante i fattori interni (ad esempio la coscienza), ma anche tutta la persona. L’adempiezza e la realizzazione dei diritto, dato che awiene per il bene comune, il singolo è obbligato dalla coscienza in funzio- ne della comunità, ovvero “il diritto non si pub renderlo indipendente dalle qualité interne e dalle forze, anche se rappresentano un territorio a sè”.98 Horváth afferma, che in altre circostanze tra diritto e morale vi è uno stretto rapporte: “Il fattore dell’ordinamento giuridico fa giustizia quando le sue deci­sioni sono corrispondenti, immediati al diritto naturale e invece sono mediati nelle leggi perenni. Guardando a questo non solo è un consiglio, ma è un forte ob- bligo. Per questo, in relazione a ciô vengono stipulate delle norme e rimane in continuo contatto con la morale, cosi l’unica legge perenne, come attraverso un 97 Boda, L.,A keresztény nagykorúság erkölcsteológiája, [La teológia morale nel cristiano maggiorenne] Budapest 1986, pp. 278-286. Per László Boda le norme basilari sono: 1. il prin­cipio di sviluppo dei valori personali (cfr. Selbstverwirklichung, entelechia). 2. L’essere come persona di comunità. 3. Dà ad ognuno quello ehe gli spetta. 4. Il principio che la persona è il più grande valore. Cfr. L’umanità corne me stesso, corne nelle altre perosne, sempre e ad ogni sco­po non lo devo usare come solo mezzo” (I. Kant). 5. Vivi e opera secondo la caretteristica dell’amore verso il prossimo (cfr. amore del legislatore, esse sec. rationem). 6. Non obbligare nessuno all’impossibile (impossibilità fisica e morale). 98 Horváth, S.,A természetjog rendező szerepe, [Il ruolo di organizzazione del diritto na­turale] Budapest 1941,66.

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