Folia Canonica 10. (2007)
STUDIES - Géza Kuminetz: Sándor Horváth O.P. come tomista e filosofo del diritto e il diritto naturale come parola chiave della filosofia del diritto
42 GÉZA KUMINETZ zione generale del valore si possono dare vari tipi di risposte ideologiche rigur- danti “la sua natura” come la si puô vedere, anche dai vari sistemi filosofici sull’essere. In altre parole il sistema giuridico pone le basi di quello ehe succédera nel mondo ideologico. Horváth stila alcuni di quetsi valori generali e fattori concreti. Per “Kant l’idea; per Fichte “Fio”; per Hegel la forma logica dell’assoluta realtà”. La filosofia tomista invece parla della pensiero etemo (rationes aeternae)20 che vede il sistema giuridico nella ricerca e nella conoscenza di esso. Secondo Sándor Horváth dietro ad ogni norma positiva si trova un valore pre- supposto o reale generale, per la quale la creazione di ogni regola funziona come un archetipo. Prendendolo in considerazione, nascono le norme giuridiche positive (leggi). Per questo, la legislazione ha un’attività intellettuale e pratica: “Per la creazione del sistema giuridico non basta la semplice ponderazione dell’ordinamento delle varie verità pratiche. In un certo senso bisogna creare il sistema; bisogna renderlo verő, buono ed accettabile; quello ehe nell’idea è necessario, nella pratica si dimostra come risultato di una decisione, e per questo puô essere anche opposto”.21 La legislazione per nécessité si contrappone ai fattori di potere portando a termine una decisione in cui giocano un ruolo importante la proclamazione e la validité. Ponendo le basi dei diritto, e prendendo in considerazione il sistema prati- co in generale, “è necessaria la forza, ehe non è più intelletuale, ma un’azione vo- lontaria, una deliberazione, una decisione (decretum), un’ordine”.22 Sándor Horváth vede nel potere la caratteristica essenziale del diritto. La delineazione e la funzionalità di taie dipende esclusivamente dalla messa a punto, dal successo, dalla difesa e dal rispetto del sistema giuridico. Ma il potere non è motivo a se stesso e con esso si puô anche abusare.23 La conservazione e il mantenimento del giusto potere mostra la visione globale della problematica dal terzo punto di vista 20 II pensiero etemo si trova nell’essenza di Dio ed è lo specchio della realtà contenuta. L’“intelletto” (la rappresentazione) è descrivibile (Cfr. Horváth, S., Örök eszmék, 81, nota 81.) 21 Horváth, S., H természetjog rendező szerepe, [Il molo di organizzazione del diritto naturale] Budapest 1941,18. La verità a livello intellettuale, la misurae la ragione devono cono- scere l’oggetto. Nel caso della verità pratica ci si trova in una situazione opposta: l’oggetto deve essere assimilato dal soggetto. Nella valutazione della verità pratica gioca un molo importante il buono (bonum), l’utile (utile), la realizzazione e Pattuazione. Per questo, qui, la vo- lontà ha un molo importante insieme ai fattori del potere. 22 Horváth, S., A természetjog rendező szerepe, [Il molo di organizzazione del diritto naturale] Budapest 1941,18. Qui troviamo il diritto come “fac hoc” con una caratteristica “sollen”. 23 Horváth, S., Örök eszmék, [Ideali perenni] nella delineazione esclusiva del diritto naturale, 213. Horváth spiega ehe il pensiero nel sistema giuridico fa spesso nascere un’opinione deforma a causa della degenerazione del potere (despotismo, inganno).