Folia Canonica 10. (2007)
PROCEEDINGS OF THE INTERNATIONAL CONFERENCE - Luis Navarro: Il divieto di partecipazione attiva nei partiti politici e di assunzione di uffici pubblici
IL DIVIETO DI PARTECIPAZIONE ATTIVA NEI PARTITI POLITICI 231 di servire il popolo «nella diaconia della liturgia, della parola e della carità, in co- munione con il vescovo e il suo presbiterio»39. Il sacramento dell’Ordine produce quindi una trasformazione ontologica nella persona dell’ordinato: da quel momento in poi, per sempre, è configurato sacramentalmente con Cristo Sacerdote o con Cristo Servitore. II carattere sacra- mentale fa si ehe il soggetto ordinato sia sempre ordinato, che vi sia quel sigillo nella sua anima, ehe quella consacrazione a Dio non possa mai venire meno e quindi sia sempre sacerdote o diacono40. Tale speciale consacrazione e configurazione con Cristo non ha come punto di arrivo la persona dell’ordinato. Il sacramento deU’Ordine rende il fedele partecipe della missione di Cristo e gli conferisce la capacité di svolgere alcune funzioni nelfambito dei munera Christi41. Ad ogni grado dei sacramento corrispondono funzioni specifiche, a cui l’ordinato è destinato. Colui ehe è Vescovo è chiamato a svolgere funzioni episcopali: egli è capace di amministrare tutti i sacramenti (alTinfuori dei matrimonio42) e inoltre è chiamato a go vernare le Chiese particola- ri. I presbiteri possono anche amministrare gli stessi sacramenti ehe i Vescovi, tranne quello dell’Ordine (e normalmente quello della Cresima), e sono collabora- tori insostituibili dei Vescovi. Infine, i diaconi svolgono determinate funzioni di servizio in collegamento con il ministero dei Vescovo e dei suo presbiterio43. Öltre agli effetti di natura personale, la distinzione in gradi dei sacramento dell’Ordine comporta per chi lo riceve, da una parte, la sua incorporazione configura a Cristo, il quale si è fatto “diacono”, cioè il servo di tutti». Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1570. 39 Concilio Vaticano II, cost. Lumen Gentium, n. 29. 40 Quando si alzavano forti voci in favore di un sacerdozio temporaneo {ad tempus), Paolo VI ribadi con energia la dottrina tradizionale dei carattere come fondamento dei sacerdozio per sempre (in aeternum): il carattere è indelebile, una realtà che non puô cessare di esistere, è “indelebile impronta dello Spirito, ehe li qualifica sacerdoti in etemo, qualunque sia la loro metamorfosi, ehe essi esternamente e socialmente subiscono”. Paolo VI, Omelia nella Messa 'In coena Domini', 8.IV.1971, in www.vatican.va/holyfather/paulvi/homilies/1971/docu- ments/hfp-vihoml9710408it.html. Sui carattere sacerdotale, cf. Ph. Goyret, Chiamati, con- sacrati, inviati. II sacramento deli'Ordine, Roma 2003, 147-157. 41 La ricezione dei sacramento delPOrdine colloca il fedele ordinato in una posizione nuova nella Chiesa e nei confronti degli altri fedeli. Ciô è stato espresso in riferimento al presbitero con queste parole: «Il sacerdote è un essere segregato dal Popolo di Dio, scelto e dotato di una speciale consacrazione. Tuttavia, in forza della missione che ha ricevuto, egli deve vivere fra gli uomi- ni e assieme a loro, comprendendoli, accompagnandoli, guidandoli sulla loro strada nei nome di Colui ehe lo ha consacrato e inviato, alio stesso modo in cui Cristo, Figlio di Dio, volle farsi simile agli uomini in tutto tranne il peccato». Del Portillo, Consacrazione, cit., 28. 42 Per quanto riguarda i ministri dei sacramento dei matrimonio, cf. Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1623, nuova versioné. 43 Cf. C. per il Clero, Direttorio per la vita e il ministero dei diaconi permanenti, n. 22-38, cit., 89-104.