Folia Canonica 8. (2005)

STUDIES - Luigi Sabbarese: Il sistema normativo canonico, riguardo al diritto missionario

26 LUIGI SABBARESE 2. Le diverse tipologie di missionari II can. 784 del CIC, partendo dal testo base di AG 23,7 illustra le diverse cate­gorie di fedeli che possono essere scelti e inviati come missionari. Dopo aver enunciato un criterio generale circa la provenienza dei missionari, autoctoni e non, elenca i chierici secolari, i chierici membri di Istituti di vita consacrata e di Società di vita apostolica, i membri laici di un Istituto di vita consacrata, religiosi (can. 588 §§ 1 e 3 del CIC) e secolari (cann. 711 e 713 § 2 del CIC) odi una Socie­tà di vita apostolica (cann. 731 e 735 del CIC), come pure altri fedeli laici. Tra questi ultimi si possono annoverare, ad esempio, i fedeli die si dedicano alie ope­re apostoliche di una Prelatura personale (can. 296 del CIC), oppure i membri di associazioni ecclesiastiche, pubbliche e private, specie quelle formate da fedeli laici (cann. 327-329 del CIC), il cui scopo precipuo è, tra quelli generali indicati nel can. 298 § 1 del CIC, «contendere ad apostolatus opera, scilicet ad evangeli- zationis incepta»; fedeli laici ehe sono membri di associazioni ecclesiali ehe pre- vedono come tappa dei cammino 1’invio missionario; sia, infme, fedeli laici ehe come singoli ricevono il mandato missionario. II Codice latino ha recepito una lunga storia8 nella defínizione di “missiona­rio”, defmizione ehe ha trovato un suo primo punto di approdo al Vat. II, dal cui Magistero scaturisce una nuova e più ampia nozione di missionario; dalla storia e dalla prassi della Congregazione per 1’Evangelizzazione dei Popoli consta, in- fatti, con chiarezza che in senso stretto erano considerati missionari solo i sacer­7 «Benché 1’impegno di diffondere la fede cada su qualsiasi discepolo di Cristo in propor- zione delle sue possibilité, Cristo Signore chiaina sempre dalla moltitudine dei suoi discepoli quelli ehe egli vuole, perché siano con sé e per inviarli a predicare alie genti. Percio, per mezzo dello Spirito Santo, che distribuisce come vuole i carismi per il bene, accende nel cuore dei singoli la vocazione missionaria ed insieme suscita nella Chiesa Istituti, ehe assumono come proprio il compito della evangelizzazione, ehe appartiene a tutta la Chiesa. Difatti sono insi­gniti di una vocazione speciale coloro ehe, fomiti di naturale attitudine e capaci di qualité di ingegno, si sentono pronti a intraprendere l’attività missionaria, siano essi autoctoni o stranie- ri: sacerdoti, religiosi e laici. Essi, inviati dalla legittima autorité, si portano per fede e obbe- dienza presso coloro ehe sono lontani da Cristo, riservandosi esclusivamente all’opera per la quale, come ministri dei Vangelo, sono stati assunti, „affinché 1’oblazione dei gentili sia ben accolta e santificata nello Spirito Santo“ (Rom 15,16)». KNel passato per missionari s’intendevano praticamente i religiosi inviati dall’Occidente verso i paesi di nuova cristianità. «Va notato innanzitutto il dinamismo missionario aci gentes, ehe, di fatto, appartiene alia storia e alia fisionomia cristiana dell’Europa ed è costitutivo della sua identité. Sebbene 1’opera missionaria sia talvolta avvenuta non senza commistioni con l’espansione coloniale dei paesi europei recando in sé il marchio della divisione tra cristiani, per grazia di Dio le Chiese d’Europa hanno svolto un ruolo provvidenziale nell’annuncio della salvezza di Cristo ai popoli e ne\]'implantatio Ecclesiae in ogni parte dei mondo»: Synodus Episcoporum (Coetus specialis pro Europa, 1991), Declaratio Ut testes simus Christi qui nos liberavit, 13 decembris 1991, in Enchiridion Vaticanum [EV], XIII/646.

Next

/
Thumbnails
Contents