Folia Canonica 8. (2005)
STUDIES - Orazio Condorelli: Coesistenza di comunita di rito diverso nel medesimo territorio: principi canonici e frammenti di esperienze
22 ORAZIO CONDORELLI Dió - di regola, ma non necessariamente, determinate secondo un criterio territoriale - governate dai proprí pastori, unite nel duplice vincolo della communio fidelium e della communio hierarchical, nelle quali e a partire dalle quali è presente ed opera la Chiesa universale46 47. Si tratta di acquisizioni ecclesiologiche delle quali lo stesso concilio indica le possibili linee di sviluppo canoniche. Affmché il ministerium salutis possa essere meglio esercitato, nelle diocesi dove coesistano fedeli di rito diverso il vescovo diocesano deve provvedere istituendo parrocchie dello stesso rito, o mediante un vicario episcopale, eventualmente insignito dei carattere episcopale, ovvero ancora svolgendo egli stesso il munus di ordinario per i diversi riti. Se tutto cio, a giudizio della Sede Apostolica, non fosse ritenuto sufficiente, potrà essere costituita una propria gerarchia “pro diversitate rituum”48. Tali soluzioni organizzative, destinate ad essere sviluppate nella legislazione postconciliare49, non sono, come si vede, dei tutto inedite; nuovo è il conteste ecclesiologico all’interno del quale il Concilio Vaticano II ha voluto prefígurarle50. 46 J. Hervada, Diritto costituzionale canonico, trad. it. con introduzione di G. Lo CASTRO (Centro Accademico Romano della Santa Croce, Trattati di Diritto), Milano 1989, 295-298. 47 Costituzione Lumen Gentium, n. 23 (COD 867); Decreto Christus Dominus, n. 11 (COD 924). 48 Decreto Christus Dominus, n. 23.3 (COD 930); Decreto Orientalium ecclesiarum instituta, n. 4 (COD90V). 49 Cfr. CIC, cann. 368,372 § 2,476; CCEO, c. 193 §. 2, coordinate coi cann. 179 e 215 §§. 1 e 2. In questa linea di sviluppo si collocano anche, nell’ambito del diritto canonico della Chiesa latina, gli ordinariati per i fedeli di rito orientale, sui quali v. A. Viana Tómé, Organizáción delgobierno en Ia Iglesia según el derecho canonico latino (Universidad de Navarra, Colecci- ón Canonica), Pamplona 19952, 225 s.; Arrieta, Diritto dell'organizzazione ecclesiastica, cit., 365 s. 50Suile problematiche canoniche attuali e suile dimensioni pratiche dei fenomeno v. P. Szabó, Stato attuale e prospettive della convivenza delle Chiese catto liehe “sui iuris ", in Territorialité op. cit., 225-253; P. Erdő, La coesistenza delle diverse Chieseparticolari e “sui iuris" nello stesso territorio nel quadro della plena comunione: reállá e prospettive, ibidem 913-927. In una prospettiva sia analitica ehe propositiva si vedano i contributi di P. Szabó, Chiese “sui iuris " in diaspora e realizzazione della “communio Ecclesiarum ", e di L. Oku- LIK, Tutela giuridica deli ’identité ecclesiale dei fedeli orientali in situazione di diaspora, en- trambi in Nuove terre op. cit., in corso di pubblicazione.